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Lo sciopero generale

Catania, il corteo per Flotilla si spezza. In 500 alla stazione: scontri con la polizia, occupati i binari

Una parte minoritaria devia dal percorso e occupa la stazione centrale, dopo una fase di scontri con la polizia che impediva l'accesso. Alla fine un nuovo corteo spontaneo con 5mila persone, nel frattempo affluite, arriva in piazza Duomo

Salvo Catalano

03 Ottobre 2025, 14:56

03 Ottobre 2025, 14:55

Nel giorno dello sciopero generale a sostegno di Gaza e della Global Sumud Flotilla, all'altezza di Piazza Duomo il corteo catanesepopolare, colorato e pacifico, partecipato da oltre 7mila persone — si spezza in due. Un gruppo di circa 500 unità, anziché salire da via Garibaldi e indirizzarsi verso piazza Castello Ursino, meta prevista del corteo, tira dritto da Porta Uzeda e invade via Dusmet. È quello che i sindacati organizzatori della manifestazione temevano. Nei giorni precedenti c'era stata una trattativa sul percorso da coprire. E non tutti erano d'accordo sulla scelta finale.

Intorno alle 11 il traffico agli Archi della Marina viene bloccato da centinaia di persone, accompagnate da pochi uomini delle forze dell'ordine. Dagli automobilisti fermi in fila arrivano imprecazioni, ma anche tanti attestati di solidarietà: c'è chi suona il clacson, chi alza il pugno, chi incita i manifestanti ad andare avanti. Il corteo supera l'ingresso del porto e punta alla stazione centrale. Qui ad aspettarli c'è un doppio cordone di polizia in tenuta antisommossa. Presidiano gli ingressi della stazione centrale. Ma al coro di "Blocchiamo tutto" l'obiettivo dei manifestanti è proprio quello: occupare i binari.

Si vivono venti minuti di tensione e tafferugli: le prime file del corteo, con le mani in alto, spingono sugli scudi dei poliziotti. "Fateci entrare", è l'altro coro che si leva. Le forze dell'ordine reagiscono con diverse cariche, ma non riescono ad alleggerire la pressione. Alcuni manifestanti rimangono feriti dai colpi di manganello. Poi un varco si apre su una delle entrate laterali della stazione. E un centinaio di persone riescono a penetrare e occupare i binari.

La circolazione ferroviaria si ferma. Complice anche lo sciopero generale, sono almeno due i treni cancellati sulla tratta Catania-Messina e molti altri accumulano ritardo. I manifestanti occupano i binari fino alle 13.30 circa. Chi rimane fuori blocca le strade attorno alla stazione. "Scusateci se vi stiamo creando disagio - urla al megafono uno di loro, rivolgendosi agli automobilisti bloccati - ma non riusciamo a rimanere indifferenti davanti a un genocidio in corso". Nel frattempo dalla piazza principale, quella di Castello Ursino, cominciano ad affluire in migliaia. Alla fine dalla stazione parte un nuovo corteo spontaneo, con circa 5mila persone, che percorre corso Sicilia, via Etnea per concludersi in piazza Duomo.