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AUTUNNO

Arriva l'«estate di San Martino»: perchè si chiama così, quali sono le tradizioni e i giorni clou in Sicilia

La settimana entrante nell'Isola esplode questa stagione calda "in miniatura": si prevedono giornate con massime fino a 22-24 °C

Alfredo Zermo

09 Novembre 2025, 16:45

Arriva l'«estate di San Martino»: perchè si chiama così, quali sono le tradizioni e i giorni clou in Sicilia

Arriva l’«estate di San Martino», quel breve momento autunnale in cui, pur essendo già novembre, l’aria si fa più mite, il sole torna a farsi vivo e le condizioni meteo sembrano fare un passo indietro verso una “piccola estate”. 

Il nome deriva da Martino di Tours — festeggiato l’11 novembre — che secondo la leggenda, nel corso di un giorno freddo e piovoso, incontrò un mendicante seminudo e gli donò metà del suo mantello. Subito dopo, il cielo si schiarì e il clima divenne insolitamente mite: da lì l’idea che attorno al suo giorno potesse manifestarsi un “ritorno d’estate”. 

Da un punto di vista scientifico, la spiegazione è più concreta: in certi anni nel bacino del Mediterraneo si forma un campo di alta pressione che provoca stabilità atmosferica, sole e temperature sopra la media per qualche giorno, prima dell’ingresso delle perturbazioni invernali.

Il proverbio popolare lo sintetizza così: «L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino».

Quando si celebra (e quali giorni)

Da tradizione, il riferimento è all’11 novembre, giorno della festa di San Martino. Tuttavia, dal punto di vista meteorologico il periodo può estendersi a più giorni: generalmente “poco prima” e “poco dopo” l’11 novembre, e in molti casi dura solo pochi giorni. Ad esempio, quest’anno le previsioni indicano che l’Estate di San Martino tra l’10 e l’11 novembre. Occorre quindi tenere a mente che non è un periodo fisso al minuto, ma un intervallo variabile legato alle condizioni meteo.

Tradizioni e usanze

L’Estate di San Martino non è soltanto un fenomeno meteo, ma anche un momento carico di tradizioni popolari:

  • In molte regioni d’Italia si apre la prima botte del vino nuovo (“vino novello”) proprio attorno all’11 novembre. 

  • Si tengono sagre, feste paesane, con piatti autunnali: castagne, caldarroste, oca, dolci tipici. "San Martino, castagne e vino" è una tradizione legata all'abbondanza dei prodotti autunnali, in particolare il vino novello e le castagne. La frase simboleggia la fine del lavoro agricolo e il meritato riposo, festeggiato con i frutti del raccolto e il primo vino della vendemmia. La tradizione si celebra in tutta Italia con feste e sagre dedicate, spesso all'aperto, dove si gustano caldarroste e si assaggia il vino nuovo

  • In Sicilia la tradizione vuole i “biscotti di San Martino” (detti anche sanmartinelli), biscotti secchi aromatizzati (semi di finocchio o anice) da inzuppare nel vino dolce moscato. 

  • In altre zone d’Italia (ad esempio in Veneto) i bambini girano per le strade l’11 novembre facendo rumore con pentole e campanacci, per ottenere dolciumi o monetine.

Queste tradizioni combinano aspetti religiosi (la figura di San Martino), agricoli (ritmi contadini), gastronomici (vino, castagne) e meteorologici (il sole inatteso).

Le previsioni 

Per il 2025 le analisi meteo sono chiare: è attesa da questa sera una fase di alta pressione che porterà stabilità, sole e temperature sopra la media. Le regioni meridionali e la Sicilia sono direttamente coinvolte: si prevedono giornate con massime fino a 22-24 °C. Nell'Isola, l’effetto dell’alta pressione potrebbe far registrare giornate molto gradevoli intorno all’11 novembre, con sole e tepore e nei giorni successivi. Le temperature miti infatti dovrebbero resistere almeno fino al prossimo weekend compreso.

In Sicilia

L’Estate di San Martino ci ricorda che l’autunno non è soltanto grigiore e pioggia: è anche la possibilità di una pausa luminosa e mite, un ricordo che l’estate non è ancora finita del tutto — almeno per qualche giorno. In Sicilia, dove i panorami e l’aria d’autunno hanno un fascino particolare, questo periodo assume un valore in più: un invito a uscire, a incontrarsi, a godere del vino novello e dei biscotti tradizionali, a riconnettersi con le radici e a celebrare la generosità del santo che ha ispirato il mito. 

La settimana entrante quindi per chi vive nell'Isola è un buon momento per godersi questa "estate in miniatura".