×

soldi & sport

In pista vince Norris ma il "paperone" è Verstappen (con Hamilton che resta sul podio)

La classifica dei guadagni dei pioti di Formula Uno riserva qualche sorpresa

Fabio Russello

12 Dicembre 2025, 17:56

In pista vince Norris ma il "paperone" è Verstappen (con Hamilton che resta sul podio)

Il Mondiale piloti di Formula 1 si è deciso soltanto all’ultima prova. Con il terzo posto conquistato domenica nel Gran Premio di Abu Dhabi, Lando Norris ha superato il compagno di squadra in McLaren, Oscar Piastri, e il quattro volte iridato della Red Bull, Max Verstappen, assicurandosi il titolo e un bonus stimato in 10 milioni di dollari.

Anche aggiungendo uno stipendio di 18 milioni e ulteriori 29,5 milioni legati ai risultati in pista, per un totale di 57,5 milioni di dollari nell’annata, il 26enne britannico è però soltanto terzo nella graduatoria economica della F1.

Davanti a lui figura il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, che ha stabilito un primato con una retribuzione che Forbes stima in 70 milioni di dollari, a cui si somma un premio di 500mila dollari nella sua stagione d’esordio con la Ferrari.

A guidare ancora una volta la classifica dei compensi è Max Verstappen, con un totale stimato di 76 milioni di dollari, frutto di 65 milioni di stipendio e 11 di bonus. Il 28enne olandese mantiene la corona dei guadagni in pista per il quarto anno consecutivo.

Nel complesso, i dieci piloti più pagati hanno incassato circa 363 milioni di dollari, il 15% in più rispetto ai 317 milioni del 2024 e il 72% in più rispetto al 2021, quando Forbes ha inaugurato questa rilevazione.

Charles Leclerc, compagno di squadra di Hamilton alla Ferrari, è quinto con un introito stimato in 30 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 27 milioni dell’anno precedente: un incremento favorito dal robusto aumento salariale previsto dal nuovo contratto firmato lo scorso anno.

Con Sergio Pérez fuori elenco dopo l’addio alla Red Bull e Pierre Gasly in calo a causa di una stagione disastrosa in Alpine che gli ha negato i bonus legati alle performance, compaiono due nuovi ingressi.

Lance Stroll (Aston Martin) è ottavo con 13,5 milioni di dollari. Una cifra che può apparire elevata, alla luce dei risultati modesti del 27enne canadese — 16° nel mondiale con 33 punti —, ma che riflette quanto emerso dai documenti finanziari pubblici del team: in qualità di figlio del proprietario miliardario Lawrence Stroll, la scuderia ha dovuto rendere noto un compenso di 12,3 milioni di dollari per il 2024, in aumento rispetto ai 5,6 milioni del 2023.

Kimi Antonelli (Mercedes) — diventato a marzo, a 18 anni, 6 mesi e 19 giorni, il terzo più giovane debuttante nella storia della Formula 1 — chiude la top ten con un guadagno stimato in 12,5 milioni di dollari.

Al di là dei singoli casi, le retribuzioni dei piloti stanno beneficiando di un contesto in forte espansione: il business della Formula 1 è in pieno boom, con sponsorizzazioni e premi in crescita che offrono alle scuderie maggiori risorse.

Secondo le stime di Forbes, le dieci squadre hanno registrato in media 430 milioni di dollari di ricavi nella scorsa stagione, mentre il loro valore medio è salito a 3,6 miliardi nel 2025, contro 1,9 miliardi nel 2023.