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«Forse non ha visto la partita, non erano fischi». Gattuso replica a La Russa sugli ultras di estrema destra contro la Nazionale
Il commissario tecnico alla vigilia di Italia-Norvegia risponde a distanza al presidente del Senato che lo aveva bacchettato. Poi sul match: «Il 9-0? Mai dire mai...»
«Rispetto quello che dice La Russa, ma non so dove fosse quella sera, sicuramente non era allo stadio e non l'ha vista nemmeno in tv. C'era gente che augurava la morte, c'era gente che diceva che veniva a Coverciano, che dovevamo andare a lavorare. Sono d'accordo che i fischi vanno accettati, ma non erano fischi, erano molto più gravi e non si potevamo accettare». Gennaro Gattuso, come suo solito, non usa giri di parole e non si nasconde. E alla prima occasione replica alle critiche avanzate dal presidente del Senato Ignazio La Russa che lo aveva bacchettato dopo la partita in Moldova: «Non si può dire “vergogna” a uno spettatore che fischia», aveva detto minimizzando quanto accaduto.
A insultare la Nazionale erano stati gli ultras Italia, un gruppo organizzato con una chiara matrice politica di estrema destra che negli ultimi anni segue gli Azzurri e che si è distinto in altre occasioni per episodi di violenza e intolleranza, come i saluti fascisti in giro per l'Europa e la polemica sugli oriundi all'epoca di Balotelli.
In conferenza stampa Gattuso ha poi parlato della partita di domani contro la Norvegia, capolista del girone. E sicura della qualificazione diretta ai Mondiali, grazie alla differenza reti nettamente migliore di quella dell'Italia. A meno di un clamoroso 9 a 0 per gli azzurri nel match di domani. «Sappiamo cosa vogliono fare, sono bravi a tenere compatto il blocco difensivo e poi all'improvviso ti possono fare male. Il 9-0 in questo momento è impensabile, nel calcio mai dire mai... ma bisogna guardare la realtà. Faccio i complimenti alla Norvegia, ha dimostrato grandissime qualità, sia tecniche che fisiche che mentali. In questo momento è una di quelle nazionali contro cui devi fare grandi partite per poterli battere. È meritato quello che hanno fatto. Domani ci giochiamo l'orgoglio contro una squadra che sei mesi fa ci ha messo in grande difficoltà. Dovremo usare bene la testa, ma vogliamo giocarcela».
Quasi scontati i playoff a marzo. «Spostare le partite di Serie A per i playoff? Possiamo farci poco. Il presidente ci lavora molto, miracoli solo una persona non può farli. Per noi è difficilissimo si spostino le partite. Speriamo ci diano 1/2 finestre per vedere i calciatori, ma spostare le partite pare impossibile».