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Il dibattito in Forza Italia

Mulè su Cardinale: "Non mi risulta sia un padre nobile di Fi, forse è solo il padrino politico di qualcuno"

Il vicepresidente della Camera commenta le parole dell'ex ministro a La Sicilia. Il deputato Calderone: "Nessun Cavour nel partito? Forse pensa che Caruso sia Mazzini"

Accursio Sabella

13 Dicembre 2025, 11:14

Mulè su Cardinale: "Non mi risulta sia un padre nobile di Fi, forse è solo il padrino politico di qualcuno"

Serve più rispetto per chi fa parte di questa comunità fin dall'inizio”. Il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè commenta così le parole espresse dall'ex ministro Totò Cardinale riguardo alla classe dirigente di Forza Italia (“Non vedo Cavour nel partito”, ha detto). Mulè è il coordinatore nazionale di Fi della campagna referendaria per il “sì”. Ma, prima del dibattito sulla giustizia, ecco l'eco delle parole di Pier Silvio Berlusconi che ha richiesto un rinnovamento del partito. “Se serve un ricambio? Non c'è dubbio – dice Mulè – bisogna svecchiare, allargare, bisogna mettersi in discussione. Chi ha paura del cambiamento uccide il futuro”. Sulla capacità della classe dirigente siciliana di Forza Italia di spingere questo rinnovamento, Mulè non ha dubbi: “Esiste ed è forte, ma vuole confrontarsi, discutere. Bisogna, insomma, aprire qualche finestra, fare circolare l'aria che altrimenti rischia di rimanere stantia”. Non manca, infine, una frecciata a Cardinale: “Mi sfugge il motivo per il quale lui parli da padre nobile del partito. Al massimo, è il padrino politico di qualcuno”. In particolare, sulla considerazione dell'ex ministro secondo la quale “chi è contro Caruso attacca Schifani”, Mulè taglia corto: “Una cosa è il partito, un'altra cosa è la Regione”.

Ancor più diretto Tommaso Calderone, deputato della commissione giustizia e presidente della commissione parlamentare per l'insularità, già critico nei confronti del governo regionale, in particolare sul tema della sanità: “Che ruolo ha Cardinale in Forza Italia? È un dirigente? Ha un ruolo politico?”, domanda. “Rappresenta un'area del partito? Massimo rispetto – aggiunge – ma dobbiamo quindi prendere atto che esiste una corrente Cardinale nel partito?”. A irritare, poi, è proprio quella frase sulla dirigenza di Forza Italia: “Non ci sono Cavour? È offensivo. E certamente se la poteva risparmiare. A meno che – conclude – non pensi che Caruso sia Mazzini”.

Presente, fin dall'inizio dell'evento, anche il presidente della Regione Renato Schifani, così come il segretario regionale di Forza Italia Marcello Caruso, l'europarlamentare Marco Falcone e il segretario di Palermo e assessore comunale Pietro Alongi e il presidente del Consiglio comunale del capoluogo Giulio Tantillo. Sul palco, oltre a Mulè e Calderone, anche Francesco Greco, Presidente del Consiglio nazionale forense; Sebastiano Neri, magistrato già presidente della Corte d’Appello di Messina; Francesca Scopelliti, compagna di Enzo Tortora, Presidente del comitato “Cittadini per il SÌ”, e Bartolomeo Romano, Vicepresidente del comitato “Cittadini per il SÌ”.