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REGIONE

Antimafia dei fatti: Sicilia stanzia 4 milioni per rilanciare imprese sequestrate e confiscate

Con un decreto firmato dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, viene istituito un plafond da 4 milioni di euro gestito da Irfis FinSicilia

Alfredo Zermo

12 Dicembre 2025, 18:42

Antimafia dei fatti: Sicilia stanzia 4 milioni per rilanciare imprese sequestrate e confiscate

Con un decreto firmato dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Dagnino, viene istituito un plafond da 4 milioni di euro all’interno del Fondo Sicilia, gestito da Irfis FinSicilia, per sostenere la continuità operativa, il risanamento e il rilancio di imprese che, pur trovandosi in fase di gestione giudiziaria per misure di prevenzione patrimoniali (sequestro o confisca), rappresentano un presidio economico e occupazionale nei territori.

Il provvedimento dà attuazione a una norma contenuta nell’ultima variazione di bilancio 2024.

“Questa misura consente di dare piena attuazione a quanto stabilito dal governo regionale e approvato dall’Ars e conferma il nostro impegno a sostenere le aziende sottoposte a sequestro o confisca, affinché possano continuare a restare sul mercato e garantire i posti di lavoro – afferma il presidente della Regione Renato Schifani –. La mafia si colpisce al cuore con il sequestro dei patrimoni, il compito delle Istituzioni poi è quello di fare in modo che i beni immobili vengano restituiti ai cittadini e le imprese possano camminare con le proprie gambe secondo le regole della legalità. Questa è l’antimafia dei fatti.”

“Le imprese sottoposte a misure di prevenzione patrimoniali, se sane sotto il profilo produttivo e occupazionale, vanno accompagnate in un percorso di continuità e rilancio – aggiunge l’assessore Dagnino. Con questo intervento la Regione Siciliana afferma in modo concreto che la legalità non è solo un valore da difendere, ma anche un’opportunità di sviluppo. È una misura che unisce rigore, responsabilità e visione, rafforzando il ruolo della Regione a fianco delle istituzioni dello Stato nella gestione e valorizzazione delle aziende sequestrate e confiscate.”

Il decreto prevede la concessione di finanziamenti a tasso zero fino a 100 mila euro, con piani di rimborso da tre a dieci anni, destinati a esigenze di liquidità o a investimenti per la ripresa produttiva. Per le start-up attive nell’agricoltura sociale è inoltre prevista una misura aggiuntiva: un contributo a fondo perduto fino a 10 mila euro, cumulabile con il prestito agevolato.

Le agevolazioni potranno essere richieste dall’amministratore giudiziario o dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati (Anbsc), previo assenso dell’autorità giudiziaria competente, e dovranno essere corredate da una relazione tecnica. La gestione degli interventi è affidata a Irfis FinSicilia Spa.