La classifica
Qualità della vita, Palermo resta tra le ultime province d'Italia: dai rifiuti al lavoro, tutti i numeri
Nell’annuale report del Sole 24 ore, la provincia guadagna tre posizioni, ma resta 97esima su 107
Guadagna tre posizioni ma resta in fondo alla classifica, è ultima in Italia per la raccolta differenziata dei rifiuti ma quarta per numero di imprese che hanno chiuso i battenti. Il ritratto di Palermo e provincia che emerge dalla classifica annuale del Sole 24 Ore è desolante, sebbene in lieve miglioramento (l’anno scorso si era attestata al 100° posto). Posizione 97 su 107 province, 105sima per ambiente e servizi. La classifica è stilata annualmente dal quotidiano economico e prende in considerazione 90 indicatori, suddivisi in sei categorie. La fotografia di Palermo conferma, grossomodo, quella anticipata qualche settimana fa dall’altro quotidiano economico, Italia Oggi.
Sul tema “ricchezza e consumi”, Palermo è 89sima, gli stipendi sono più bassi della media italiana, i depositi bancari si fermano al 103simo posto. L’inflazione è all’1%, sotto la media nazionale (1,5%).
Non va molto meglio per “affari e lavoro”: il tasso di disoccupazione giovanile è uno dei più alti d’Italia (46% contro il 21,1% della media nazionale riferito a giovani fra i 14 e i 24 anni). E il tasso di occupazione dei lavoratori fra i 20 e i 64 anni è al 48,4% contro il 67,3% di media nazionale, al 101simo posto. Ma a fare da contraltare c’è un quarto posto per numero di imprese che hanno cessato l’attività: 3,6 su cento, contro 4,7 nazionale.
Palermo è 89sima per “giustizia e sicurezza”, 15esima per furti in appartamento (sono 100,8 ogni 100 mila abitanti) ma oltre il novantesimo posto per scippi (quasi 25 ogni 100 mila abitanti) e rapine per strada (28 ogni 100 mila abitanti). È alto anche l’indice di litigiosità, calcolato in base al numero delle cause civili intentate, 4.207 ogni 100 mila abitanti.
In tanti, poi, troppi, abbandonano gli studi, tanto che Palermo è al 104simo posto: il 37 per cento della popolazione fra i 25 e i 49 anni è analfabeta o si è fermata alle prime classi. Gli immigrati regolari sono in numero nettamente inferiore rispetto ad altre province italiane, il 3% (che classifica Palermo al 103simo posto) contro ad esempio il 22,9% di Prato e il 15,2% di Milano. C’è anche l’indice della solitudine, la percentuale di nuclei familiari composti da una sola persona: 33,47% che valgono la 12sima posizione.
Ultimo posto per la raccolta differenziata, ferma al 37% mentre la media è poco sopra il 68%. Troppo pochi gli sportelli bancari (19 ogni 100 mila abitanti, contro 35,7 di media), scarso l’indice di illuminazione sostenibile, pochi servizi interamente on line per le famiglie. Soffrono i bambini (la loro qualità della vita è al 103simo posto), va meglio a giovani (73simi) e anziani (89simi).
Solo 10 euro per cittadino, è l’investimento dei Comuni per la cultura, la media è quasi 14.
Spettacoli, librerie e patrimonio culturale sono sotto la media, basso l’indice di lettura (4 copie ogni 100 abitanti, contro la media di 10,5). Ci sono però amministratori relativamente giovani, il 32% ha meno di 40 anni. Non ci resta nemmeno il clima: Palermo è 51sima.