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Notte di terrore

Zelensky: 450 droni e 45 missili russi contro l’Ucraina

Attacchi su quartieri residenziali, infrastrutture e impianti energetici; a Dnipro soccorsi dopo un palazzo centrato, una vittima e 11 feriti, compresi bambini, vittime anche a Kiev e Poltava

Redazione La Sicilia

08 Novembre 2025, 10:13

Zelensky:  450 droni e 45 missili russi contro l’Ucraina

Un palazzo colpito nella notte a Dnipro

La Russia ha lanciato 450 droni d’attacco e 45 missili contro il territorio ucraino durante la notte, in quello che il presidente Volodymyr Zelensky ha definito «uno degli assalti più massicci dall’inizio della guerra». L’annuncio è stato diffuso dal capo di Stato ucraino tramite il suo canale Telegram. Gli attacchi hanno colpito aree residenziali, infrastrutture civili e impianti energetici, elementi che negli ultimi mesi sono tornati ad essere tra gli obiettivi principali della campagna militare russa.

L’obiettivo sembra rientrare nella strategia già osservata durante l’inverno precedente: indebolire il sistema energetico ucraino in vista della stagione fredda, provocando interruzioni di corrente e rendendo più difficile il funzionamento dei servizi essenziali.

A Dnipro, uno dei centri più popolosi dell’Ucraina centro-orientale, un edificio residenziale è stato colpito direttamente. È in corso un’operazione di soccorso tra le macerie. Le prime informazioni confermano che 11 persone sono rimaste ferite, tra cui diversi bambini, e che una persona ha perso la vita. Squadre di emergenza e volontari stanno lavorando per individuare eventuali dispersi.

Vittime e feriti sono stati segnalati anche nelle regioni di Kiev e Poltava, dove alcuni quartieri hanno subito interruzioni dell’elettricità. Le autorità locali hanno riferito che sistemi di difesa aerea hanno intercettato parte dei droni e dei missili, ma l’entità dell’attacco ha reso inevitabili danni e vittime.

Da ottobre, le forze russe hanno intensificato gli attacchi contro sottostazioni, centrali elettriche e reti di distribuzione, già fortemente compromesse dai bombardamenti del 2022 e 2023. Secondo operatori ucraini del settore energetico, il sistema elettrico nazionale sta operando in condizioni di stress, con riparazioni costanti e riserve ridotte.