La tragedia
Rogo nel Milanese, tra le tre vittime anche una donna di Siracusa, morta col marito e il figlio
Cinquanta evacuati per l'incendio in un condominio di Cornaredo: forse non è stato solo un incidente

Tre morti, madre padre e figlio, cinquanta evacuati e un’ombra terribile che si allunga su quello che sulle prime sembrava una tragica fatalità e che invece con il passare delle ore e il susseguirsi degli accertamenti si sta rivelando un possibile gesto estremo, un atto doloso. È quanto emerge dopo le prime indagini sull'incendio che la scorsa notte ha completamente distrutto un appartamento in un condominio a Cornaredo, nel Milanese, dove hanno perso la vita Benito Laria, di 88 anni, originario del Novarese, la moglie Carmela Greco, di 82, nata in provincia di Siracusa, e Carlo, di 55 anni, l’unico dei tre figli che viveva con loro.
I vigili del fuoco del Nia (Nucleo Investigativo antincendio) hanno infatti trovato traccia di una sostanza infiammabile non compatibile con i materiali che si trovavano nella camera dove dormiva il 55enne, il luogo da cui sicuramente sono divampate le fiamme. Così nel pomeriggio gli investigatori dei Vigili del fuoco sono andati in obitorio, dove è stato portato il corpo carbonizzato, alla ricerca di eventuali riscontri della stessa sostanza, che gli sono stati trovati addosso.
Il suo corpo, completamente devastato dalle fiamme, era sul letto, che al momento è ritenuto il punto di propagazione dell’incendio. Anche la frase proferita dal padre quando è uscito di casa a chiedere aiuto «mio figlio sta bruciando» non lascia dubbi sul 'dovè si siano originate le fiamme.
Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto il rogo si è sviluppato poco dopo le tre di notte, al primo piano dello stabile in via Cairoli 5. Il padre, ex tramviere in pensione, è morto nel tentativo di salvare la moglie Carmela dopo aver capito che per il figlio non c'era più niente da fare. Secondo i testimoni l’uomo era uscito sul pianerottolo a chiedere aiuto ma poi è rientrato in casa tra le fiamme per portare in salvo la donna, che aveva problemi di deambulazione e non ce la faceva a fuggire.
«Ho sentito gridare aiuto e poi picchiare alla mia porta e allora ho aperto e ho visto Benito che urlava di chiamare i pompieri. Aveva la porta aperta e dall’interno uscivano le fiamme. Poi e corso dentro e non l’ho più visto», ha raccontato Ahmad, uno dei due vicini di pianerottolo.
«È uscito e urlava che il figlio stava bruciando, - ha aggiunto l’altra vicina, Nadia - poi ha chiesto di chiamare i soccorsi» ed è scomparso tra le fiamme e il fumo. Il suo corpo è stato trovato in cucina, probabilmente deceduto per aver inalato i fumi.
In totale sono state evacuate tra le 40 e le 50 persone appartenenti a 17 nuclei familiari (alcune si sono allontanate spontaneamente trovando rifugio da parenti e amici). Le persone valutate a livello medico sono state 19 mentre otto sono state quelle trasportate in vari ospedali per accertamenti o per l'inalazione di fumi ma subito dimesse.
Una dozzina di famiglie sono state ospitate in un centro polifunzionale del Comune mentre si attende la relazione tecnica per capire se lo stabile, attualmente inagibile, potrà nuovamente ospitare i suoi residenti.
(di Fabrizio Cassinelli)