×

Ferrovie

Caos orari dei treni, l’ira dei pendolari: corse cancellate e disagi, problemi per studenti e lavoratori

Comitati durissimi sul nuovo prospetto che entrerà in vigore il 15 dicembre. Il presidente Fazio: "Nessuno ci consulta"

Luigi Ansaloni

24 Novembre 2025, 11:16

11:44

Caos orari dei treni, l’ira dei pendolari: corse cancellati e disagi, problemi per studenti e lavoratori

«Regione distratta, treni fondamentali a rischio. Basta promesse». È scontro aperto tra il Comitato Pendolari Sicilia, Trenitalia e la Regione, che è la committente del contratto di servizio. Banalmente, quella che paga per le corse e che in un certo senso si prende anche la responsabilità di aggiungere o togliere treni.

Il punto del contrasto sono i nuovi orari ferroviari del 15 dicembre, che sono stati pubblicati, secondo quanto dicono i pendolari, senza alcun confronto preliminare, nonostante il contratto di servizio «imponga chiaramente la convocazione dei comitati dei viaggiatori», dice il presidente Giacomo Fazio. Una convocazione che, ancora una volta, non è mai arrivata.

Il risultato? «Caos, incertezza e rabbia». Nella bozza degli orari che nessuno ha avuto modo di visionare prima - dice ancora Fazio -. Sembrano sparire treni vitali per lavoratori e studenti. Tra questi ci sarebbe, ad esempio, la corsa da Sant'Agata di Militello a Palermo con arrivo alle 7, utilizzata da decine di pendolari ogni giorno. Svanita anche la corsa pomeridiana che permette il rientro verso Santo Stefano, Tusa e Pollina, lasciando intere comunità di studenti senza un collegamento strategico. La giustificazione? «Trenitalia sostiene che “non tutto è ancora caricato nei sistemi informatici”», dice Fazio. Una spiegazione che i pendolari giudicano debole e tardiva. «Ormai questa frase la conosciamo a memoria» — attacca il Comitato Pendolari Sicilia — ma nel frattempo le corse spariscono e i disagi rimangono. Vogliamo conferme ufficiali, nero su bianco, non scuse di routine». Nel mirino finisce anche la Regione e l'assessore ai Trasporti Alessandro Aricò. «Le convocazioni preventive non sono un favore, sono un obbligo» — sottolinea il Comitato — eppure qualcuno continua a dimenticarlo. I pendolari non possono essere trattati come un dettaglio da sistemare all'ultimo minuto. La sensazione, tra i viaggiatori, è che il dialogo istituzionale promesso negli anni scorsi sia stato rapidamente archiviato. «E mentre le istituzioni tergiversano, a pagare il prezzo sono, come sempre, studenti e lavoratori», dice Fazio.

I problemi però non riguardano soltanto i treni che portano a Palermo da fuori provincia, ma il comitato segnala grossi disagi anche per quanto riguarda la metropolitana per l'aeroporto. «Nessun miglioramento e solite promesse dalla Regione. La tanto decantata metropolitana per l'aeroporto rimane, ancora una volta, esattamente com'è». Nessun salto di qualità, nessun potenziamento, nemmeno un accenno a quel servizio moderno e cadenzato che i pendolari aspettano da anni — sottolinea Fazio. Ci si sarebbe aspettati un aumento delle corse nelle fasce critiche e una riduzione negli orari più tranquilli, come avviene in qualsiasi sistema di trasporto efficiente. Invece, tutto fermo. Nel frattempo, resta irrisolta l'annosa questione del vicolo Bernava, un cantiere che sembra eterno e che continua a penalizzare migliaia di utenti. I pendolari chiedono chiarezza: è in arrivo una soluzione concreta o assisteremo all'ennesimo rinvio? Non meno importante la richiesta, ribadita da tempo, di un collegamento diretto da Termini Imerese a Punta Raisi, che valorizzerebbe la forte domanda di mobilità proveniente da Termini e Bagheria. Una proposta di buon senso che, però, necessita di risorse aggiuntive e di una programmazione seria. Ed è proprio qui che emerge la critica più dura del comitato pendolari: «Che si svegli la nostra Regione» — dice Fazio — e la smetta con i soliti proclami propagandistici privi di ricadute reali. L'unica cosa importante è pensare ai viaggiatori».