Dolci e Natale
Il panettone che "esplode" di pistacchio, lo hanno inventato due fratelli pasticceri catanesi
Cicirittu, il cuore di un progetto familiare che unisce territorio, tradizione e coraggio imprenditoriale.
Domenico e Rosario D'Agata
Coraggio imprenditoriale, passione familiare e volontà di far conoscere la Sicilia attraverso la sua "dolcezza" autentica. Rosario e Domenico D’Agata hanno trasformato una tradizione di famiglia in un progetto concreto: Cicirittu, laboratorio di pasticceria siciliana che racconta l’isola attraverso il gusto, l’artigianalità e le materie prime locali. «Cicirittu nasce da un doppio amore: quello per la pasticceria siciliana e quello per la nostra terra — racconta Domenico — Fare impresa qui, ai piedi dell’Etna, per noi non è stata una scelta romantica ma naturale».
Rosario, pastry chef con oltre dieci anni di esperienza, guida il laboratorio e la creazione dei dolci, mentre Domenico porta la sua visione manageriale e commerciale. Insieme hanno ampliato la produzione, aperto lo shop online e appena inaugurato a Catania un nuovo punto vendita (in via Umberto 3), in una strada che merita di rinascere dal punto di vista commerciale, falcidiata negli anni dalle chiusure, con saracinesche chiuse senza soluzione di continuità. Sapere che c'è ancora qualcuno che crede nella valorizzazione di questo pezzo di centro storico è una buona notizia per tutti. «Vogliamo portare l’artigianalità siciliana nel cuore della città, in un luogo che diventi punto d’incontro per chi ama la dolcezza fatta bene», spiegano i fratelli.
Il laboratorio produce panettoni classici e varianti creative come pistacchio, cioccolato, limone, arancia e caramello salato. Per Natale, hanno inventato due versioni "premium": rum, pera e cioccolato e cioccolato bianco e lamponi. «Tra i gusti più amati c’è sempre il panettone al cioccolato siciliano, mentre la versione super farcita al pistacchio è nata dalle richieste dei clienti — aggiunge Domenico — Volevano un panettone più ricco, più cremoso, più “da festa”».
Rosario ha sottolineato l’approccio inclusivo della pasticceria: «Il gluten free non è mai stato un ripiego, ma una scelta naturale. Volevamo che anche chi ha esigenze particolari potesse sentirsi parte della festa senza rinunciare al gusto. Per me la pasticceria è prima di tutto qualcosa che unisce — conclude Rosario — accompagna i momenti di festa, mette attorno allo stesso tavolo persone diverse e crea ricordi che restano».