EDITORIA
Completato l'aumento di capitale, così La Sicilia guarda ai nuovi investimenti e alle strategie di crescita
La Palella Holdings definisce l'operazione da 3 milioni che servirà a garantire i progetti di espansione e sviluppo
Come da cronoprogramma, è stato completato ieri il versamento di tre milioni di euro dell’aumento di capitale de “La Sicilia Investimenti SpA” sottoscritto il 27 giugno dal socio “Sicily Investment Fund Inc.”, al cento per cento “veicolo” di Palella Holdings LLC.
«È un momento di svolta e di fiducia per “La Sicilia” - dice il CFO di Palella Holdings LLC, Gian Luca Spriano - . Stiamo costruendo un futuro fondato su innovazione, trasparenza e visione, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra il giornale, i suoi lettori e il territorio. Dietro ogni pagina de “La Sicilia” ci sono persone che credono in questo progetto e lavorano con passione ogni giorno».
«Questo atto non è un mero passaggio formale, ma rappresenta la conferma più tangibile e concreta dell'impegno che il nuovo editore ha assunto nei confronti del nostro quotidiano - aggiunge Santo Russo, amministratore unico de “La Sicilia Investimenti Spa” - Si tratta di un passo fondamentale per la creazione di una realtà editoriale solida, moderna e sostenibile. Grazie a questa fondamentale iniezione di risorse e alla nuova linea editoriale, viene garantito il futuro di una società che custodisce e onora 80 anni di storia. Un patrimonio che appartiene all'intero territorio siciliano. Desidero ringraziare tutti i dipendenti e i collaboratori che, in queste fasi di transizione, hanno partecipato con eccezionale impegno e serietà alla definizione del nuovo progetto. È grazie a questo sforzo collettivo e al sostegno della vecchia e nuova proprietà che oggi possiamo guardare al futuro con concreta fiducia, ispirati da una visione nuova del quotidiano e dell'isola intera».
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Chiosa l’editore Salvatore Palella: «Uno dei primi risultati di cui vado più fiero è che “La Sicilia” è riuscita a riunificare la Sicilia. Non più nove isole nell’isola, alcune delle quali microcosmi quasi dimenticati, ma un’unica terra con un solo comune denominatore: la voglia di un racconto nuovo, senza censure né sconti per nessuno, ma con un occhio più attento alle “good news”, alle storie e alle realtà, troppo spesso sconosciute, che ogni giorno contribuiscono a rendere “speciale" la nostra regione. Ed è questa l’“autonomia” che ci piace: autonomi dai potentati, ma anche liberi di proporre una nuova “agenda” alla Sicilia. Inserendo nella lista delle priorità anche la creazione di un ecosistema friendly per chi sceglie di investire qui, per chi vuole valorizzare le eccellenze e i talenti. Questa è la nuova Sicilia che ci piacerebbe mettere spesso in prima pagina sulla nuova “La Sicilia”».

Antonello Piraneo, direttore de “La Sicilia”, traccia un bilancio a cinque mesi dall’acquisizione della società editrice da parte di Salvatore Palella: «Una nuova veste grafica, il rafforzamento della vocazione regionale, marchio identitario di 80 anni di storia dell’informazione anche con la riapertura della redazione di Palermo, la rivisitazione del sito e della presenza della testata sui social, con un crescita esponenziale che premia gli sforzi fatti: in soli cinque mesi abbiamo dimostrato la capacità di cambiare passo, conquistando il mercato editoriale regionale».
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«Abbiamo portato sui social la nostra professionalità e la maniera di fare informazione, raggiungendo un pubblico diverso da quello tradizionale - ha aggiunto il direttore -. I lettori ci stanno seguendo anche sui questi nuovi canali ai quali da oggi si aggiungono quelli di messaggistica maggiormente diffusi, come Whatsapp e Telegram».
