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Lavoro

Meno ore di cassa integrazione in Sicilia: l'Isola inverte il trend rispetto al resto del Paese

Nel Paese la cig cresce del +21,8%; crolla la cassa in deroga, forte aumento della Cigs nel manifatturiero (calzature e macchine), Molise maglia nera (+254,6%). Schifani: «La Regione cresce»

Redazione La Sicilia

25 Ottobre 2025, 11:54

17:48

Meno ore di cassa integrazione in Sicilia: l'Isola inverte il trend rispetto al resto del Paese

Mentre a livello nazionale nel primo semestre di quest’anno le ore di cassa integrazione crescono in media del +21,8% rispetto allo stesso periodo del 2024, la Sicilia va in controtendenza: registra una flessione del -25,3%, seconda sola alla Calabria (-54,4%).

Un risultato valutato positivamente dalla CGIA di Mestre che assegna invece la maglia nera al Molise (+254,6%). Nell’Isola il monte ore autorizzato tra gennaio e giugno è pari a 3.627.976, con una riduzione di 1.227.409 unità su base annua.

A livello provinciale, gli incrementi si osservano unicamente a Siracusa (+88,6%), Agrigento (+34,7%) e Ragusa (+15,2%). In calo, invece, Catania (-37,7%), Trapani (-36,6%), Caltanissetta (-32,5%), Palermo (-27%), Messina (-21,8%) ed Enna (-14,5%).

Sul piano nazionale, nei primi sei mesi del 2025 le ore complessive autorizzate di cig raggiungono quota 305,5 milioni, 54,7 milioni in più rispetto al medesimo periodo del 2024, secondo quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio studi della CGIA.

Per tipologia di intervento: la cassa in deroga (Cigd) crolla del -70%; la cassa integrazione ordinaria (Cigo) cresce del +7,3%; la straordinaria (Cigs) segna un’impennata del +46,4%.

Tra i comparti più coinvolti spiccano la fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici, con quasi 11,3 milioni di ore (+12,5%), e il settore calzaturiero, con 11,1 milioni (+144,3%). La Cigs riconducibile a questi comparti pesa per oltre il 55% del totale autorizzato nel manifatturiero nazionale.

Guardando ai territori, l’aumento più marcato si registra a Campobasso (+1.255%), influenzato dalle difficoltà dell’automotive e della relativa filiera; seguono Cuneo (+347%), Asti (+289%) e Potenza (+280%). In controtendenza, contrazioni rilevanti a Oristano (-74%), Nuoro (-75,6%) e Crotone (-87,8%).

Tra le ripartizioni geografiche, la più esposta all’aumento delle ore di Cig è il Nord-Ovest, in particolare il Piemonte, dove il volume autorizzato è a +33,3%.

L'analisi di Renato Schifani

«La Cgia di Mestre - ha detto il presidente della Regione - attesta che la Sicilia continua a rafforzarsi e a crescere, registrando una riduzione significativa delle ore di cassa integrazione, in controtendenza rispetto al quadro nazionale. A ciò si aggiungono i dati di Unioncamere di qualche giorno fa, che evidenziano un incremento sostanziale del numero di imprese attive, e il recente aggiornamento di Bankitalia, che segnala una crescita dell’occupazione del 4,6%, tre volte superiore alla media italiana. Anche il Pil regionale, negli ultimi due anni, ha fatto registrare un tasso di crescita quasi doppio rispetto al resto del Paese. Sono elementi oggettivi che confermano l’efficacia delle azioni messe in campo dal mio governo nel corso dei primi tre anni di mandato. Restano due anni di legislatura: li dedicheremo a consolidare ulteriormente questi risultati e a rendere la Sicilia un modello duraturo di sviluppo e competitività».