La campagna
Da Campobello di Mazara parte la Carovana per un’economia di pace
L'iniziativa promossa da Sbilanciamoci e Rete Pace e Disarmo, con la collaborazione del sindacato Flai Cgil

È partita da Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, la carovana per un’economia di pace, promossa da Sbilanciamoci e Rete, Pace e Disarmo, con la collaborazione di Flai Cgil.
La campagna si pone contro le scelte di riarmo e di conflitto, proponendo un modello economico fondato sulla sostenibilità, sull’agroecologia, sul lavoro dignitoso, sui diritti, sulla giustizia sociale e sulla lotta alla povertà.
La scelta di iniziare a Campobello di Mazara, alla presenza del segretario nazionale Flai-Cgil Giovanni Mininni, non è stata casuale. In paese attualmente ci sono migranti economici per la raccolta delle olive e la Flai-Cgil, tramite la brigata del lavoro, li incontrerà per fargli conoscere i loro diritti. La carovana domani si sposterà a Strasatti di Marsala e poi nell’Agrigentino.
Dopo la Sicilia saranno toccati luoghi simbolici di resistenza, solidarietà e impegno civile: a Cassino con gli operai di Stellantis, a Roma all’ospedale Spallanzani con infermieri e medici, a Cameri (provincia di Novara) dove si assemblano gli F-35, a Bologna al carcere Dozza, simbolo del sovraffollamento carcerario, a Trieste con la LAV contro la sperimentazione sugli animali, a Roma con i Fridays for Future per il clima, a Rivoli (vicino Torino) alla scuola Darwin dove un crollo ha ucciso uno studente, a Messina contro il progetto del Ponte sullo Stretto, a Milano all’Università Statale e con la finanza etica, nei CPR in Albania, dove sono detenuti migranti.