Società
Santo Spiridione, una delle poche città in Sicilia in cui si venera è Ragusa
Le celebrazioni sono in programma a partire da domani al santuario del Carmine
Il simulacro venerato al santuario del Carmine
Coltivare sempre la speranza. Per questo motivo, i fedeli ragusani tornano ad affidarsi alle preghiere affinché quante più persone possano essere preservate dai danni inflitti dalle malattie.
È il senso della partecipazione, che si annuncia intensa anche quest’anno, alle celebrazioni in onore di Santo Spiridione, pastore taumaturgo e vescovo di Trimithunte, venerato nel santuario della Madonna del Carmine sito nella piazza omonima, nel centro storico di Ragusa.
La solennità liturgica cade domenica 14 dicembre, quando ci sarà la concentrazione degli appuntamenti religiosi, ma le celebrazioni programmate dai Carmelitani scalzi prenderanno il via già domani in occasione della memoria liturgica di Santa Lucia.
Alle 12 e alle 18,30 ci saranno le sante messe mentre la chiesa rimarrà aperta dalle 7,30 alle 21,00. Durante la celebrazione delle 18,30 sarà benedetto l’olio di Santo Spiridione.
Le ampolline con l’olio benedetto saranno messe a disposizione la domenica per i pellegrini che verranno a venerare il santo taumaturgo. L’offerta dei ceri votivi è consentita dinanzi al simulacro di Santo Spiridione mentre la tradizionale offerta dell’“oliu bonu” (per le cosiddette promissioni) si può consegnare ai volontari.
L’olio sarà donato ai poveri assistiti dalla Caritas del santuario.
I Padri carmelitani sono disponibili per le confessioni dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 20.
“Il santo, la cui fama è molto viva nelle comunità cristiane ortodosse – sottolinea il priore della comunità dei Padri carmelitani scalzi di Ragusa, padre Gianni Iacono – è molto popolare anche a Ragusa: i Padri carmelitani della provincia veneta, trovandone in questa città la devozione, poiché fino al XII secolo a Ragusa si usava il rito greco-bizantino, la divulgarono ricordando la vittoria del 14 dicembre 1716, dove i veneziani vinsero, per intercessione di Santo Spiridione, i Turchi che assediavano Corfù.”