Al Festival dello Spettacolo
Fiorello: «Ecco perchè non faccio più il varietà in televisione»
Lo showman e oggi conduttore radiofonico difende poi Jannik Sinner dalle polemiche sulla residenza a Montecarlo e lo celebra come orgoglio del tennis italiano
«Dopo cinque Sanremo basta, non lo farei per rispetto verso Amadeus, non sarebbe giusto. Conti è una persona straordinaria e lui stesso lo sa, e non sarebbe giusto anche per chi lo guarda vedermi sempre lì». Così Fiorello, intervenuto oggi al Festival dello Spettacolo, primo appuntamento in Italia e in Europa interamente dedicato alle diverse anime dell’intrattenimento, che chiude a Milano. «Certo mai dire mai, ma credo che ormai con alluce rigido e malanni vari può bastare così», ha aggiunto con ironia.
Sollecitato sul perché non realizzi più varietà in televisione, l’artista ha risposto: «Pensare di farne adesso uno che dura tre ore, dovrei cominciare alle 11 e finire alle 6 del mattino...». E ancora: «Una volta alle 20:30 i Tg annunciavano direttamente il programma che cominciava subito. La mia non è assolutamente una critica, ogni cosa è figlia del suo tempo: all’epoca andava bene così e se adesso la prima serata slitta e ci sono milioni di telespettatori che stanno lo stesso davanti alla tv a vedere Affari Tuoi e La Ruota della Fortuna vuol dire che va bene così, e non importa se il resto va tardi».
Lo showman ha poi preso posizione in difesa di Jannik Sinner, giudicando «tutte brutte e sbagliate» le polemiche sulla sua italianità, sulla residenza a Montecarlo e sul forfait in Coppa Davis. «Cosa vuol dire che non è italiano? È dell’Alto Adige e ha quell'accento lì. Io sono siciliano e ho il mio accento, l’Italia è bella per questo», ha sottolineato. Sulla questione fiscale ha osservato: «A Montecarlo sono 10mila gli italiani che ci vivono e tutti gli sportivi di un certo livello hanno la residenza lì. Sinner non è il primo, pure Ezio Greggio ce l’ha, Umberto Tozzi è l’unico che ha la residenza a Montecarlo e paga tasse in Italia». Quanto alla Davis: Sinner «sa cosa deve fare, un campione così si deve amministrare bene», ha detto, ammettendo però: «Mi spiace tantissimo che non la faccia».
Appassionato di tennis, Fiorello ha raccontato di aver conosciuto Sinner nel 2020, durante il suo primo Sanremo in Liguria. «Andai a Bordighera dove c’è l’accademia di Riccardo Piatti e sapevo già di Sinner. Allo stesso Djokovic ospite la sera prima dissi “domani vado a giocare con Sinner” e lui mi rispose che lo conosceva molto bene. Passai con Jannik una giornata insieme. È una persona incredibile». E ha aggiunto: «Piatti mi disse “lui diventerà il numero uno”. Io in realtà lo vidi gracilino ma si trasformava in campo, fece fatica a giocare e vincere con me», ha scherzato, ricordando di aver «palleggiato con Sinner, Djokovic, Serena Williams, Flavia Pennetta e Fabio Fognini, il più grande talento tennistico degli ultimi 30 anni».
«Ci sta regalando gioie che noi amanti del tennis mai avremmo pensato di vivere: oggi abbiamo il numero uno al mondo, ed è un italiano. A me questo basta. Vedere lui che gioca con una bandiera italiana grossa così, cosa vogliamo di più?».