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C'è anche "Un viaggio per incontrare Mimì" tra i film italiani da scoprire al cinema
Un racconto romantico della Sicilia con Giancarlo Giannini che torna alle memorie del suo "metallurgico ferito nell'onore" diretto oltre 50 anni fa da Lina Wertmueller

C'è anche il delicato documentario "Un viaggio per incontrare Mimì" di Alfredo Lo Piero con Giancarlo Giannini che torna alle memorie del suo "metallurgico ferito nell'onore" diretto oltre 50 anni fa da Lina Wertmueller tra i film italiani da scoprire in questa prima settimana di ottobre nelle sale.
I film meritevoli d'attenzione ovviamente ci sono, ma pochi possono puntare a calamitare l'attenzione del grande pubblico. La filosofia del giocare d'anticipo ha già messo in sala da inizio settimana il paranormale body-horror "Together" di Michael Shanks con Alison Brie e Dave Franco, una coppia resa inseparabile da una minacciosa presenza. E ancora la versione restaurata di "Fuoco cammina con me" di David Lynch nel quadro dell'omaggio al grande autore da parte di Lucky Red. Sul grande schermo ritorna "Avatar 2: la via dell'acqua" di James Cameron per preparare il pubblico al terzo capitolo della saga atteso per metà dicembre.
Tre film italiani sfidano invece la curiosità del pubblico e si uniscono alle altre quattro "prime" del weekend.
"Le città di pianura" di Francesco Sossai con Filippo Scotti, Sergio Romano, Pierpaolo Capovilla, Roberto Citran, Andrea Pennacchi. Un road movie ironico e sorprendente che coinvolge due vecchi amici attaccati al rituale dell'ultima "bevuta" da un bar all'altro e un sorpreso studente (Giulio) che finisce suo malgrado per essere coinvolto in questo buffo viaggio di formazione. Testimone dei vagabondaggi dei cinquantenni Carlobianchi e Doriano è la pianura veneta vista tra sera e notte, il mitico Nord Est che, nella sua desolazione intrisa di inattesa saggezza, è il vero protagonista di un esordio sorprendente e struggente, scoperto dall'ultimo festival di Cannes.
"Testa o croce?" di Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis con Nadia Tereszkiewicz, Alessandro Borghi, John C. Reilly, Peter Lanzani, Mirko Artuso, Gabriele Silli. Anche in questo caso è il territorio il vero personaggio principale di un western tutto italiano che è stato tra le sorprese dell'ultimo festival di Cannes. Siamo a inizio Novecento quando il circo di Buffalo Bill sbarca in Maremma e il leggendario cacciatore americano viene sfidato da un buttero, un cow boy di casa, Santino. Del giovane si innamora Rosa, moglie di un possidente locale che viene trovato ucciso. Tutti gli indizi incolpano Santino che decide di fuggire verso l'America insieme all'amata. Come nelle ballate western sarà il destino a decidere della loro sorte.
"Zvanì" di Giuseppe Piccioni con Riccardo Scamarcio, Benedetta Porcaroli, Margherita Buy, Federico Cesari, Liliana Bottone, Marco Trionfante. Il sottotitolo "Il romanzo famigliare di Giovanni Pascoli" potrebbe far sospettare un intento pedagogico in linea con la produzione destinata in origine alle serate televisive. Invece il film di Piccioni, che prende le mosse dal solenne funerale del poeta, è un toccante, sorprendente, indiretto "diario di vita" di Pascoli, narrato dal punto di vista di due ragazzi saliti a bordo del treno che attraversa l'Italia insieme alla bara dell'autore della "Cavallina storna". Davvero un film da non perdere per molte ragioni, con un coro emozionante di attori e attrici.
"L'Isola di Andrea" di Antonio Capuano con Teresa Saponangelo, Vinicio Marchioni, Andrea Migliucci. E' una coppia "scoppiata" di quarantenni quella composta da Marta e Guido che il regista mette a nudo in ogni errore e rancore di un amore ormai estenuato e che si trova in tribunale per l'assegnazione, contesa, del piccolo Andrea. A soffrire più di tutti è proprio quel figlio che non vorrebbe dover parteggiare per uno dei suoi genitori e diviene invece l'ostaggio esposto a giudici, periti, avvocati. Il finale è tragico quanto attualissimo e genera quella caterva di dubbi che un maestro come Capuano privilegia rispetto a facile verità emotive.
"A big bold beautiful journey" di Kogonada con Colin Farrell, Margot Robbie, Phoebe Waller-Bridge, Hamish Linklater, Lily Rabe, Billy Magnussen, Yuvi Hecht, Shelby Simmons. Potrebbe essere la sorpresa della settimana anche se un maestro della suspence come Fukunaga sceglie una strada inattesa per creare mistero. E' il viaggio attraverso l'America in cui si sperde David, partito per partecipare a un matrimonio e letteralmente "disperso" a causa di un GPS capriccioso. Lungo la strada caricherà a bordo Sarah che, quasi senza motivo, sceglierà di condividere lo stesso itinerario destinato a trasformarsi in un viaggio dell'anima capace di cambiare la vita a entrambi. Fascino e paura vengono proprio dalla natura incontaminata in cui i due si immergono progressivamente.
"Him" di Justin Tipping con Marlon Wayans, Tyriq Withers, Tim Heidecker, Julia Fox, Indira Wilson, Kiara Gomez Glad Bak, GiGi Erneta, Esodie Geiger. L'horror della settimana è quanto mai attuale visto che è ambientato nel mondo dello sport, del testosterone, dei fan e della violenza. Il giovane giocatore di football Cameron, che alla sua passione ha sacrificato tutto, rimane gravemente ferito dall'aggressione di un fan. Quando pensa che il suo futuro sia compromesso per sempre, riceve la proposta del vecchio campione Isaiah White (attenzione al nome) che gli offre di allenarsi nel suo isolato compound nel deserto per ritrovare la forma di un tempo. Ma l'offerta si rivela una pericolosa trappola psicologica in cui Cameron diventa la vittima designata del vecchio campione e della sua misteriosa assistente Elsie.
"L'attachement" di Carine Tardieu con Valeria Bruni Tedeschi, Pio Marmaï, Vimala Pons, Raphaël Quenard. La nuova e straordinaria performance di Valeria Bruni Tedeschi giunge grazie a un film francese visto alla Mostra di Venezia 2024 tratto da un romanzo di Alice Ferney. Il titolo italiano non può però non far pensare a un film di analogo spessore tematico diretto da Gianni Amelio nel 2017. Protagonista del racconto è la cinquantenne Sandra, donna sola, determinata e abituata a una vita solitaria. L'arrivo nell'appartamento vicino di una donna con due figli cambia abitudini, sentimenti e carattere della stessa Sandra. Con la sua stessa sorpresa scoprirà una disponibilità umana che non conosceva.
"La mia mica Vera" di Cesc Gay con Rodrigo De La Serna, Nora Navas, Juan Diego Botto, Miki Esparbé, Marián Álvarez, Aleida Torrent Casellas, Francesco Carril, Mercedes Sampietro. Anche in questo film è protagonista una cinquantenne al bivio, Eva, sposata da oltre vent'anni e con due figli. Il fortuito incontro a Roma con lo scrittore argentino Alex, smuove in lei una serie di emozioni rimosse che la spingono a giocarsi tutto per ritrovare sé stessa anche a rischio di perdere l'amore. Sospeso tra commedia umana e tragedia, il film rivela una grande attrice come Nora Navas.