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l'inaugurazione

Apre il centro sportivo Borsellino a pochi metri da via D'Amelio: «Da luogo abbandonato a simbolo di rinascita per i giovani»

Il centro sportivo è stato inaugurato dal ministro per lo Sport Andrea Abodi

Antonio Giordano

15 Dicembre 2025, 17:58

Apre il centro sportivo Borsellino a pochi metri da via D'Amelio: «Da luogo abbandonato a simbolo di rinascita per i giovani»

Un luogo abbandonato che torna a vivere a pochi metri da un altro luogo simbolo, quella via D'Amelio dove fu ucciso Paolo Borsellino: è questo il significato che il ministro per lo Sport Andrea Abodi ha attribuito all’inaugurazione del centro sportivo Borsellino.

«Riprende vita un luogo abbandonato ed è importante che questo luogo sia a poche decine di metri da un altro luogo che per noi è simbolico», ha dichiarato il ministro a margine dell’evento. Abodi ha sottolineato come il centro sia dedicato a un uomo che ha dato la vita per lo stato: «Paolo Borsellino non ha dato solo il nome a questo luogo, ha dato la vita. E quindi che riprenda vita qui a disposizione dei bambini, degli adolescenti e che questo diventi un luogo accessibile, esclusivo, è la consacrazione del nostro lavoro, del nostro dovere ed è un modo per riconoscere qualcosa in più a Paolo Borsellino che diventerà una testimonianza quotidiana, non solo nelle ricorrenze».

Il ministro ha definito lo sport come una vera e propria difesa immunitaria sociale che deve essere rafforzata, soprattutto nei luoghi di disagio e nelle periferie, non solo a Palermo ma in tutta Italia.

Riguardo lo stato degli impianti sportivi nel capoluogo siciliano, Abodi ha parlato di un «cantiere in evoluzione»: «Celebriamo le cose che si realizzano ma guardiamo anche le cose che si devono ancora fare. A Palermo è stato fatto già molto ma abbiamo già un’idea di come proseguire il lavoro».

Abodi ha citato strutture specifiche da recuperare e restituire alla cittadinanza, specialmente ai più giovani: «Ci sono ancora zone che possono essere recuperate, restituite alla cittadinanza, soprattutto ai più piccoli, a chi ha bisogno di fare sport. Come il palazzetto dello sport, come la piscina, come tanti altri impianti anche scolastici che stiamo cercando di accompagnare, pur rispettando le autonomie di Comune e Regione, perché è un gioco di squadra».

«Essere vicini al territorio è per UniCredit una responsabilità e un impegno concreto, che passa anche attraverso il sostegno a Enti del Terzo Settore e Organizzazioni senza scopo di lucro che nel proprio operato si prefiggono scopi benefici per favorire lo sviluppo e il benessere delle nostre comunità, promuovendo l’inclusione di soggetti fragili e vulnerabili - ha dichiarato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit -. In particolare, questa donazione è stata resa possibile grazie al contributo del Fondo Carta Etica di UniCredit, che si alimenta con la donazione del 2 per mille delle spese sostenute da parte dei Clienti e dei dipendenti della Banca con una delle carte di credito 'Etiche'. Dal 2011 ad oggi, UniCredit ha assegnato in Sicilia oltre 2,6 milioni di euro a 216 progetti di onlus che operano nell’isola».