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Nel Catanese

Spacciava "skunk" agli assistiti di una comunità terapeutica: arrestato 27enne

Un acquirente trovato con hashish è stato denunciato per resistenza

Redazione La Sicilia

14 Dicembre 2025, 09:48

Spacciava "skunk" agli assistiti di una comunità terapeutica: arrestato 27enne

I Carabinieri della Stazione di Zafferana Etnea hanno arrestato un 27enne incensurato di Catania che, sulla base degli elementi raccolti e da verificare in sede giudiziaria, sarebbe stato colto in flagranza per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Il provvedimento scaturisce da un’accurata attività informativa e di osservazione dell’Arma, secondo cui il giovane avrebbe rifornito di droga alcuni ospiti di una comunità terapeutica della zona.

Nel pomeriggio, dopo aver appreso che il 27enne avrebbe verosimilmente fatto “visita al suo acquirente”, i militari si sono portati sul posto, sorprendendolo mentre si allontanava in auto dalla struttura. Il controllo immediato del veicolo ha permesso di rinvenire un piccolo involucro contenente alcuni grammi di marijuana tipo “skunk”, una particolare cannabis ibrida, quantificata in un numero di dosi pari a circa 80, nonché la somma di 50 euro.

Il giovane avrebbe ammesso le proprie responsabilità, spiegando che il denaro era provento di una cessione appena avvenuta. La visione delle immagini del sistema di videosorveglianza della comunità ha, inoltre, documentato lo scambio e consentito di identificare l’acquirente: un 28enne con precedenti specifici in materia di droga.

Quest’ultimo, pur avendo inizialmente negato, presentava un insolito “rigonfiamento” sotto la biancheria intima e, dopo aver tentato di colpire i Carabinieri con pugni e calci, è stato immobilizzato. Ha quindi consegnato una bustina con cinque dosi di hashish e un ulteriore involucro in cellophane contenente circa 15 grammi della stessa marijuana “skunk”.

Il 28enne è stato denunciato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e per resistenza a pubblico ufficiale. L’arresto del 27enne è stato convalidato dall’Autorità giudiziaria che, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva, ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare degli “domiciliari”.