sociale
Milazzo, un Centro affidi nell'immobile confiscato
Nuova vita per un appartamento di 70 mq in via Tre Monti. L’assessora Fazzeri: «Un punto di riferimento per i genitori in difficoltà»
Nuova vita per un immobile confiscato alla mafia a Milazzo, che diventerà il centro affidi distrettuale, rendendolo un bene di utilità sociale. Lo ha certificato la Giunta comunale mamertina votando, nei giorni scorsi, una delibera che costituisce atto di indirizzo agli uffici per attivare quanto necessario a riqualificare l’immobile in questione, che si trova in via Tre Monti, confiscato nel 2012 e assegnato nel 2018 dall’Agenzia nazionale beni sequestrati e confiscati al Comune di Milazzo.
Si tratta di un appartamento di circa 70 mq, dal valore di oltre 110mila euro. L’abitazione, che inizialmente era stata promessa all’Associazione Astrea, è rimasta praticamente vuota e abbandonata in quanto pochi mesi dopo si è dovuto prendere atto che per l’assegnazione ci voleva un bando pubblico. Bando pubblicato nell’agosto del 2020 ma che non ha portato all’individuazione di alcun soggetto interessato.
A distanza di qualche anno, l’attuale amministrazione comunale ha deciso di recuperare l’immobile, che comunque necessita di interventi di ristrutturazione e sistemazione e adibirlo a Centro affidi distrettuali, destinando anche una parte del locale a “Spazio Neutro”. Il Centro affidi sarà dunque organizzato con un’equipe multidisciplinare e un coordinamento territoriale per sviluppare una sinergia tra le varie municipalità.
«La costituzione del Centro affidi distrettuale è un progetto che rappresenta un significativo ampliamento dell’offerta dei servizi socio-sanitari per i cittadini più vulnerabili - afferma l’assessora ai Servizi sociali, Natascia Fazzeri - e non si limiterà alle tradizionali attività di affidamento, ma si configurerà come un punto di riferimento per l’affiancamento e il supporto di tutti quei genitori che possono trovarsi in situazioni di difficoltà temporanea o permanente».
«Una forma di aiuto - conclude l’assessora - che si realizzerà accogliendo nella propria casa e nella propria vita un bambino o un ragazzo, per il tempo necessario affinché la sua famiglia possa risolvere le sue difficoltà».
I servizi del Centro, secondo le previsioni, includeranno:
- valutazione e accompagnamento delle famiglie affidatarie;
- supporto psicosociale ai genitori in difficoltà;
- mediazione familiare e sostegno alla genitorialità;
- coordinamento con i servizi sociali territoriali;
- la realizzazione degli affidi sarà costruita in collaborazione con l’Asp, con la quale sarà sottoscritto un protocollo d’intesa;
- e con la guida degli operatori specializzati del distretto che accompagnano e sostengono l’intero percorso per giungere ad un sereno affido.
Gianluca Giuffrè