Università
Protesta per le borse di studio: «Oltre ottomila esclusi»
Studenti occupano la sede Ersu: mobilitazione per la copertura al 100% degli idonei e richiesta di un tavolo con l'assessore regionale Turano
Oggi in occasione dello sciopero generale indetto dalle organizzazioni sindacali, un gruppo di studenti universitari si è staccato dal corteo cittadino e ha raggiunto la sede degli uffici dell’Ersu, in viale delle Scienze, per protestare contro l’esclusione di oltre 8 mila studenti dall’assegnazione delle borse di studio.
Sono state pubblicate, infatti, le graduatorie degli idonei per gli anni successivi al primo: soltanto il 45% riceverà il supporto economico. Il dato tiene conto anche della precedente graduatoria, che aveva visto escluso il 75% degli idonei iscritti al primo anno.
Gli studenti del collettivo «Laboratorio studentesco autonomo» sono entrati negli uffici dell’Ente regionale per il diritto allo studio con striscione e megafono per richiamare l'attenzione sul problema che si ripete ogni anno.
«Il diritto allo studio è più uno slogan che una garanzia per migliaia di giovani siciliani - afferma Teresa Nocera, studentessa idonea non assegnataria. - Passeremo le prossime settimane o mesi in attesa di scorrimenti o ulteriori stanziamenti di fondi, nella paura di restare soli, senza un supporto economico che ci spetta di diritto per Isee e merito. Come faremo fronte alle spese sempre più care per l'università?».
Il riferimento è ai costi di tasse, affitti, libri e materiale didattico, trasporti per i pendolari.
«È inaccettabile - conclude Nocera - pretendiamo la copertura del 100% degli idonei. La politica regionale deve darci questa garanzia assoluta o molti di noi saranno costretti ad abbandonare l’università».
I giovani hanno chiesto e ottenuto di essere ricevuti dal direttore dell’Ersu, per chiedere di istituire un tavolo istituzionale con l’assessore regionale al ramo, Girolamo Turano.