Sindacati
UIL Sicilia: «Dalla Sicilia un appello al Paese, basta emergenze. Servono risposte concrete su lavoro, infrastrutture e diritti»
Il consiglio generale dell'associazione sindacale: infrastrutture, sanità e lavoro i temi in discussione
«Il Consiglio confederale regionale di quest’anno arriva in un momento decisivo». Con questa frase, la segretaria generale Luisella Lionti ha aperto i lavori del Consiglio confederale regionale della UIL Sicilia oggi a Palermo, lanciando un appello al Paese e al governo regionale affinché si superino i ritardi storici e si diano risposte concrete sui temi di lavoro, infrastrutture e diritti.
La segretaria generale Luisella Lionti ha inaugurato i lavori affermando che «La Sicilia è stanca di convivere con ritardi storici, cantieri infiniti, servizi insufficienti e un mercato del lavoro incapace di offrire prospettive. Ecco perché al governo regionale chiediamo scelte chiare, assunzione di responsabilità e investimenti reali. Serve una programmazione seria e politiche che mettano al centro i diritti dei cittadini e la dignità del lavoro».
Presente anche il segretario organizzativo, Emanuele Ronzoni, per l’avvio della stagione congressuale. Ronzoni ha affermato che è il momento di dare risposte concrete sul sistema pensionistico, sul rilancio industriale, sulla sicurezza, ma soprattutto sul sistema fiscale, che «deve diventare più equo e capace di garantire ai cittadini un reddito più elevato. Solo così sarà possibile favorire la crescita, sostenere lo sviluppo e incentivare nuovi investimenti».
La Lionti ha affrontato le vertenze aperte, iniziando dal ritardo infrastrutturale, definito il «primo vero ostacolo a sviluppo, lavoro e attrattività dell’Isola». La segretaria ha citato «strade impraticabili, ferrovie insufficienti, porti e aeroporti che non dialogano, e collegamenti inesistenti nelle aree interne». Ha poi aggiunto che «Ogni giorno i siciliani pagano un prezzo altissimo per la mancata modernizzazione della rete ferroviaria, dei cantieri eterni e della lentezza nell’avvio delle opere strategiche».
Sul Ponte sullo Stretto, la posizione della UIL Sicilia è netta: «La Uil Sicilia chiede atti concreti, trasparenza e un confronto sulle priorità del territorio. Non accettiamo che il dibattito sul Ponte diventi un alibi per ignorare le infrastrutture che invece servono subito e senza le quali la Sicilia rimarrà comunque isolata».
Alle carenze infrastrutturali si somma la crisi dei servizi essenziali, tra cui trasporti locali carenti, servizi amministrativi lenti, e gestione dei rifiuti e della rete idrica ancora inadeguate. Lionti ha sottolineato che «Una regione che non garantisce servizi essenziali non può competere né trattenere popolazione. È un tema di diritti, di dignità e di qualità della vita».
La segretaria generale ha poi messo in luce la perdita di insediamenti produttivi e la «desertificazione industriale» che minaccia l'economia, chiedendo un «vero piano di reindustrializzazione capace di attrarre investimenti, tutelare i lavoratori, rilanciare i poli strategici e bloccare la desertificazione industriale che minaccia la nostra economia».
La situazione è stata definita «drammatica» per la sanità, che Lionti ritiene «vicina al collasso» a causa di liste d’attesa interminabili, pronto soccorso in sofferenza, carenza di personale e servizi territoriali insufficienti. La richiesta del sindacato è di «un piano straordinario di assunzioni, investimenti nelle strutture e una rete territoriale in grado di prendersi cura dei più fragili e degli anziani».
Proprio gli anziani sono stati indicati tra i più penalizzati: «La popolazione siciliana invecchia ma i servizi non crescono. Occorrono assistenza domiciliare, una rete socio-sanitaria adeguata e strutture all’altezza. La salute è un diritto, non un miraggio», ha precisato la segretaria.
L'allarme più forte riguarda però i giovani, con Lionti che ha parlato di una «fuga che la Sicilia non può più permettersi». Vengono richieste politiche attive credibili, incentivi per l’occupazione giovanile e opportunità reali per consentire ai giovani di restare.
Riguardo i cambiamenti del mondo del lavoro, la Lionti ha citato la «rivoluzione digitale e l’avanzare dell’intelligenza artificiale» come una sfida cruciale, avvertendo che «Senza regole e senza formazione adeguata rischiamo di ampliare le disuguaglianze lasciando migliaia di lavoratori indietro».
La Lionti ha concluso con un messaggio chiaro: «La Sicilia ha diritto allo sviluppo, al lavoro, ai servizi e alla modernità. Questo sindacato continuerà a battersi con forza su ogni vertenza con la stessa determinazione con cui ogni giorno difendiamo i diritti di lavoratrici e lavoratori. Con questo consiglio regionale riaffermiamo il ruolo della Uil che non si rassegna e che continuerà a lottare per lavoro, sviluppo, servizi e diritti per tutte le persone».