Manifestazione
Messina pronta per i "No Ponte": attesa in piazza Elly Schlein
Comitati, associazioni, Cgil e forze politiche aderenti si mobilitano in difesa dello Stretto
Prenderà il via alle 14 in piazza Castronovo il corteo “No Ponte” che attraverserà le vie di Messina fino a piazza Duomo, dove sono previsti gli interventi conclusivi di rappresentanti di comitati, associazioni, Cgil e forze politiche aderenti.
«Saremo in piazza per salvaguardare i nostri territori e per chiedere opere e interventi veramente utili. Le tante forzature e bocciature del progetto rendono ancora più forte la battaglia che accomuna persone e territori» affermano gli organizzatori, che annunciano «100 organizzazioni, un record: 5 comitati No Ponte, 47 associazioni ambientaliste, 36 tra associazioni e movimenti, 7 organizzazioni politiche, 5 organizzazioni sindacali», oltre alle migliaia di cittadini che in questi anni hanno manifestato «in maniera pacifica e non violenta».
La pubblicazione delle motivazioni della Corte dei conti, aggiungono, «ha scaldato il cuore e le speranze dei tanti che si oppongono al ponte e che, dopo minacciosi annunci d’inizio lavori, vedono finalmente una luce in fondo al tunnel».
La mobilitazione coincide con la Giornata internazionale di solidarietà con la Palestina e con la protesta contro i finanziamenti al riarmo. Hanno annunciato l’adesione numerose realtà politiche e sociali, tra cui Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Wwf, Cgil e vari comitati territoriali.
Attesa in piazza anche la segretaria dem Elly Schlein, che ribadisce la richiesta di «strade e ferrovie moderne, non opere costose e mai realizzate».
I movimenti riuniti nel documento “Difendiamo lo Stretto” denunciano l’impatto ambientale dell’opera, definita «un mostro di cemento e acciaio» in un’area fragile e di grande valore naturalistico; richiamano l’articolo 9 della Costituzione e le direttive europee in materia di tutela degli ecosistemi.
Sul piano economico, Federconsumatori manifesta forti perplessità: i 13,5 miliardi previsti non sarebbero giustificati dai limitati risparmi di tempo nei collegamenti tra la Sicilia e il resto del Paese. Il presidente nazionale, Michele Carrus, parla di «opera insostenibile», indicando come priorità il contrasto alla povertà e il sostegno alle famiglie.
Per Federconsumatori Sicilia, sarebbe più utile destinare risorse alla viabilità interna, al potenziamento delle ferrovie e a collegamenti aerei frequenti e accessibili, in una regione che, pur rappresentando l’11% della popolazione nazionale, soffre di gravi carenze infrastrutturali.
«Il Ponte sullo Stretto non è la risposta alle necessità di Sicilia, Calabria e Meridione, ma un ulteriore problema sotto tutti i punti di vista: ambientale, economico e sociale». Con questa posizione il Wwf Italia aderisce al corteo nazionale per dire «no a quest’opera inutile e pericolosa».
Alla manifestazione di Messina parteciperanno gli attivisti dell’associazione; tra le persone presenti, Gaetano Benedetto, presidente del Centro Studi Wwf Italia, e Dante Caserta, responsabile Affari legali e istituzionali del Wwf Italia.
Alcuni movimenti, organizzazioni e associazioni hanno annunciato la loro presenza al corteo ma hanno deciso di proporre un programma alternativo di chiusura con un concerto di artisti siciliani e calabresi in piazza Municipio anziché confluire con gli altri in piazza Duomo per gli interventi dal palco, tra cui leader nazionali dei partiti. A proporre il programma alternativo è l’Assemblea No Ponte con lo slogan "Contro le grandi opere. I territori sono di chi li abita. Palestina Libera", mentre l’altro claim è «Giù le mani dallo Stretto di Messina».
Assieme all’Assemblea No Ponte ci sono «Cambiamo Messina dal basso», «coordinamento Pro Palestina Reggio Calabria», "Global Movement to Gaza", «Catanesi solidali con il popolo palestinese», «Mediterranea Saving Humans», Anpi Milazzo, Antudo, il centro sociale Anomalia di Palermo, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista.
«Torniamo in piazza con una manifestazione ampia e plurale - dice Federico Alagna dell’Assemblea No Ponte - come sempre è stato nella storia del movimento No Ponte. Questo grande corteo unitario avrà due piazze finali. Nel proporre la piazza dell’Assemblea No Ponte abbiamo pensato che fosse necessario evitare un appiattimento di un movimento di popolo sulle figure di alcuni leader nazionali di partito. La nostra piazza si fonda piuttosto sull'idea che la lotta contro il ponte sullo Stretto non si possa delegare: è una lotta delle persone, dei comitati, dei collettivi, dei movimenti e delle comunità. È una piazza trasversale in cui convergono tante lotte del Sud e il cui primo obiettivo per archiviare definitivamente la questione ponte è chiudere la Stretto di Messina SpA. Lo gridiamo forte a chi è al governo ma lo ricordiamo anche a chi ha avuto responsabilità di governo in passato e non lo ha fatto».