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LA NOTA
Crateri Silvestri, precisazione di Russo Morosoli: «Furgoncino dei ticket all'interno dei terreni della società»
È sottolineato tra l'altro «che nessuna attività economica viene svolta in zone di proprietà della famiglia Biondi»
Sull’articolo dal titolo «Ticket ai Crateri Silvestri? Ma quei sentieri sono miei” Etna, privati come funghi, pubblicato mercoledì 26 novembre riceviamo da Francesco Russo Morosoli la seguente nota.
«Occorre anzitutto chiarire che l’area dei “Crateri Silvestri” si compone di un’area cosiddetta Crateri Superiori, a monte della strada provinciale, e di un’altra area a sud cosiddetta dei Crateri Inferiori. La famiglia Biondi, “certificati catastali alla mano” come afferma l’articolo, è proprietaria di alcuni terreni (particelle 69 e 70) che comprendono esclusivamente il primo tratto di sentiero che dalla strada provinciale si diparte verso nord fino a raggiungere i Crateri Superiori (quelli meno visitati perché più difficili da raggiungere). Il sentiero di cui si fa menzione nell’articolo (che in parte ricade sulla proprietà Biondi) conduce da oltre 30 anni al bordo del Cratere superiore che invece, “certificati catastali alla mano”, ricade sulle aree di proprietà della Russo Morosoli SRL.
Aspetto più grave è la confusione che viene generata sulla collocazione della biglietteria (furgoncino). L’articolo riporta che il furgoncino si trova proprio nella proprietà dei fratelli Biondi. Tale circostanza è documentalmente falsa, fuorviante e senza dubbio foriera di confusione, discreditando la regolarità indiscussa dei comportamenti della società. Tutta l’area dei Crateri Silvestri a sud della strada provinciale (quella quasi esclusivamente visitata perché praticamente sulla strada), ricade inequivocabilmente su aree di proprietà della società Russo Morosoli SRL. E ciò in virtù non di una “senechiana sentenza” ma in virtù di un chiaro e legittimo titolo di proprietà.
Inoltre, si sottolinea che nessuna attività economica viene svolta dalla nostra società sui terreni della famiglia Biondi. Infine, si stigmatizza la conclusione in cui si parla di “capovolgimento della storia”, a fronte di chiare risultanze documentali e fattuali che confermano ancora una volta la legittimità delle proprietà e delle attività poste in essere dalla Russo Morosoli SRL.
