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Ambiente

Caltagirone: Bosco di Santo Pietro, progetto di riforestazione con videosorveglianza

Al via il primo intervento su 600 ettari con la messa a dimora di 80mila alberi. Domenica assemblea popolare di cittadini

Redazione Catania

25 Novembre 2025, 22:40

Caltagirone: Bosco di Santo Pietro, progetto di riforestazione con videosorveglianza

Quattro milioni di euro di finanziamento per un progetto di riforestazione del Bosco di Santo Pietro e, in particolare, delle aree percorse dagli incendi. Il Comune di Caltagirone si accinge a mettere in campo risorse consistenti, assegnate nell’ambito di una misura del Pnrr il cui coordinamento è stato affidato alla Città metropolitana di Catania. Previsti interventi in complesso su 600 ettari di bosco, con la messa a dimora di piante autoctone come sugheri, lecci, olivastri, palme nane e piante di timo, con irrigazione e cure colturali per 5 anni. La conferenza di servizi svoltasi fra i diversi enti coinvolti ha sancito il via libera all’iniziativa.

«Si tratta - sottolinea l’assessora alla Transizione ecologica Lara Lodato - di un imponente progetto. A breve partirà la prima tranche che interesserà oltre 100 ettari, dove saranno messi a dimora circa 80mila alberi tra querce, sughere, lecci, olivastri e 30mila specie arbustive come erica, timo, cisto, palma nana. Trattandosi di area Sic (sito d'interesse comunitario) gli interventi saranno il meno invasivi possibile e a basso impatto». «Prevista, inoltre - dichiara il sindaco Fabio Roccuzzo - l’installazione di un impianto di videosorveglianza satellitare per proteggere dal rischio di incendi il prezioso patrimonio naturalistico, sia quello preesistente sia quello di nuova piantumazione».

Intanto, dopo gli ultimi incendi che hanno devastato il territorio calatino, si riunisce la prima assemblea popolare per dire basta al trauma del fuoco. L’estate 2025 è stata ancora una volta teatro di distruzione e perdita: ettari di vegetazione bruciata, biodiversità compromessa, abitazioni private e attività produttive irrimediabilmente danneggiate. Oggi ci chiediamo: cosa accade dopo il fuoco? Di fronte a questa emergenza, la cittadinanza sceglie di reagire insieme per rimarginare la ferita lasciata dagli incendi. Domenica 30 novembre, alle 10:30, all’interno della Galleria “Luigi Sturzo”, sarà la prima occasione per costituire un nucleo operativo, volontario e partecipato, impegnato nella vigilanza e nella prevenzione dal basso, a protezione del Bosco di Santo Pietro e del territorio in tutte le sue componenti. L’assemblea popolare, aperta a cittadine, cittadini, associazioni, scuole e gruppi locali, rappresenta un momento di ascolto collettivo e confronto, dove condividere emozioni, esperienze ed idee per immaginare insieme strategie di prevenzione e ricostruzione.

L’assemblea sarà uno spazio aperto in cui si alterneranno: racconti e testimonianze sugli incendi dell’estate 2025; cerchi di discussione tematici per piccoli gruppi (8-10 persone) con facilitatori; restituzione collettiva delle proposte e raccolta dei contatti per un successivo incontro operativo.