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Sanità

L'intelligenza artificiale per combattere i tumori al fegato, Policlinico all'avanguardia

Premio ESMO per il Policlinico Paolo Giaccone: un LLM multimodale che supporta le decisioni terapeutiche nell'epatocarcinoma, con finanziamento EUROSTART e partnership con Yale per studi multicentrici.

Luigi Ansaloni

25 Novembre 2025, 16:06

L'intelligenza artificiale per combattere i tumori al fegato, Policlinico all'avanguardia

Nuovo attestato di rilievo per il Policlinico universitario “Paolo Giaccone” di Palermo nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla clinica. Il Dottor Ciro Celsa, ricercatore dell’Unità operativa complessa di Gastroenterologia ed Epatologia, ha ricevuto un Merit Award durante l’ultimo congresso ESMO (European Society for Medical Oncology) dedicato a intelligenza artificiale e oncologia digitale, tra gli appuntamenti più autorevoli a livello mondiale in oncologia medica.

Il premio, conferito ai lavori scientifici più innovativi e promettenti, valorizza uno studio pionieristico che mostra come l’AI possa rivoluzionare la presa in carico dei pazienti con epatocarcinoma, il più diffuso tumore primitivo del fegato.

“Questo riconoscimento internazionale conferma la validità della nostra visione strategica” - sottolinea il Prof. Calogero Cammà, Direttore della unità operativa di Gastroenterologia ed Epatologia e responsabile della Cabina di Regia per l'Intelligenza Artificiale dell'Università di Palermo -. “Stiamo investendo con convinzione sull'AI applicata a diversi ambiti sanitari, dalla diagnostica alla gestione clinica, dalla ricerca alla formazione. Il nostro obiettivo è fare dell'Università di Palermo un punto di riferimento nazionale e internazionale in questo settore strategico”.

Al successo in sede ESMO si affianca un ulteriore traguardo: il Dottor Celsa ha ottenuto un finanziamento EUROSTART per sviluppare progetti di intelligenza artificiale multimodale applicata ai tumori epatici, confermando la capacità della ricerca palermitana di competere ai massimi livelli europei, sia per qualità scientifica sia per attrazione di fondi competitivi internazionali.

“L'intelligenza artificiale non sostituirà mai il giudizio clinico del medico” - precisa Celsa - “ma può diventare un alleato prezioso per gestire la crescente complessità della medicina moderna, aiutandoci a prendere decisioni più informate e a dedicare più tempo e attenzione ai pazienti che ne hanno maggiormente bisogno”.

La Direttrice generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari, evidenzia: “Questi successi sono motivo di grande orgoglio e confermano la vocazione dell’AOUP e dell’Università di Palermo all'eccellenza nella ricerca, nell'innovazione e nell’assistenza. In un momento storico in cui l'intelligenza artificiale sta trasformando ogni settore della società, il fatto che l’Azienda ospedaliera universitaria competa ai massimi livelli internazionali in un campo così strategico è un segnale importante delle potenzialità e delle eccellenze che il nostro territorio può esprimere quando si incontrano investimenti, competenze e visione strategica. Questo premio comprova la vocazione e la fama internazionale in campo epatologico del Policlinico di Palermo, in coerenza con la presenza al suo interno di una “liver unit” in forte espansione”.

Il gruppo guidato da Celsa ha messo a punto un sistema basato su Large Language Models (LLM) in grado di analizzare la documentazione clinica e supportare i medici nel processo decisionale terapeutico. Testato su quasi 500 valutazioni cliniche relative a oltre 400 pazienti, il modello ha raggiunto un’accuratezza molto elevata nel prevedere le scelte terapeutiche e nell’individuare i casi che necessitano realmente di una discussione collegiale.

Uno strumento, dunque, potenzialmente utile per ottimizzare l’uso delle risorse, assicurando l’indispensabile confronto multidisciplinare ai quadri più complessi senza appesantire il sistema con consulti non necessari.

Il progetto si avvale anche di una significativa collaborazione internazionale con la Università di Yale, grazie al contributo del Dottor Mauro Giuffrè: una partnership transatlantica che testimonia la capacità di Palermo di dialogare con centri di eccellenza globali, integrando competenze complementari a beneficio della qualità della ricerca.

Fondamentale, in ateneo, la presenza di un team multidisciplinare che affianca clinici e ingegneri: il Professore Roberto Pirrone e il Dottore Salvatore Contino, specialisti di intelligenza artificiale e ingegneria informatica, lavorano a stretto contatto con i medici della Gastroenterologia, creando quella sinergia tra sapere tecnologico e pratica clinica che rende le soluzioni realmente trasferibili al letto del paziente.

Il riconoscimento della European Society for Medical Oncology rappresenta l’avvio di un percorso più ampio: l’équipe palermitana è già impegnata nell’ampliamento e nel perfezionamento del sistema, con l’obiettivo di estenderne l’impiego ad altri ambiti della gastroenterologia ed epatologia e di validarlo in studi multicentrici internazionali.