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Riscossione tributi a Palermo, esposto dell'opposizione: "Anomalie e pressioni"
La segnalazione alla procura e all'Anac: "Spinte per l'affidamento a un privato, nonostante i pareri contrari dei tecnici"
PALERMO. I 14 consiglieri comunali dell’opposizione hanno depositato un esposto alla Procura di Palermo per segnalare presunte gravi anomalie e pressioni nell’iter di esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi nel capoluogo siciliano. Attualmente il servizio è affidato all'Agenzia delle entrate.
Secondo quanto affermato dall'opposizione, le pressioni sarebbero state finalizzate ad assegnare il servizio a una società privata. La segnalazione è stata inviata anche all'Autorità nazionale anticorruzione (Anac).
I consiglieri sostengono che il sindaco Roberto Lagalla avrebbe cercato di sponsorizzare e promuovere un progetto di finanza d’iniziativa privata a beneficio della società Municipia spa. L’opposizione, che punta il dito anche contro il direttore generale del Comune, Eugenio Ceglia, spiega che “Queste azioni non appaiono essere state finalizzate ad affrontare il tema generale del miglioramento della riscossione comunale, ma solo ed esclusivamente a valutare la bontà del progetto di partenariato della Municipia spa”.
La vicenda ha origine da una manifestazione di interesse di Municipia spa, che si era proposta per la gestione del servizio per un periodo di almeno 10 anni. La società si sarebbe occupata della tenuta delle banche dati comunali, dell’attività di emissione e notifica degli avvisi di accertamento per i casi di omessa o infedele dichiarazione e del successivo avvio delle procedure esecutive. Al progetto presentato, secondo l'esposto, a Municipia sarebbero andati 200 milioni di euro, circa 20 milioni di euro all’anno, a fronte del solo 1% di aggio erogato dal Comune di Palermo all’Agenzia delle entrate riscossioni.
Contro il piano si sarebbero espressi «gli organi tecnici» del Comune, tra cui la dirigente del servizio Maria Mandalà e il ragioniere generale Paolo Basile. I consiglieri riferiscono che i due tecnici avrebbero “chiaramente affermato che la proposta non era rispondente alle esigenze e necessità dell’amministrazione”.
L'opposizione prosegue affermando: “Per una strana coincidenza per tutta risposta la dirigente è stata poi sottoposta a procedimento disciplinare”. Nonostante i pareri negativi dei suoi tecnici, secondo i consiglieri il sindaco ha “continuato la sua marcia verso un vicolo chiuso, continuando a impiegare tantissime risorse umane, professionali e di tempo per continuare a perorare il partenariato della Municipia spa”. Il comportamento viene definito come “grave, sospetto e poco trasparente”, e su di esso i consiglieri chiedono che la Procura indaghi.