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Momenti di tensione

Sospetta che il nonno abusi della sorella e lo aggredisce, un arresto a Partinico

A Partinico, ventenne arrestato dopo aver sfondato la porta e minacciato il nonno con una pistola giocattolo: la polizia lo immobilizza con il taser, indagini su presunti abusi su una tredicenne.

Luigi Ansaloni

18 Novembre 2025, 12:27

Polizia

Un arresto a Partinico

Momenti di forte tensione ieri a Partinico, dove un ventenne è stato arrestato dagli agenti del commissariato con le accuse di minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e violazione di domicilio.

Il giovane, convinto che il nonno avesse abusato della sorella minore, si sarebbe presentato nell’abitazione dell’anziano e lo avrebbe minacciato con una pistola giocattolo, venendo poi bloccato dalla polizia con l’uso del taser.

Parallelamente, sono state avviate verifiche sul familiare, un settantenne, che — secondo quanto riferito da una tredicenne — avrebbe tenuto ripetutamente comportamenti morbosi nei suoi confronti.

A contattare il 112 sarebbero stati alcuni vicini, allertati da quanto stava accadendo nell’appartamento dell’anziano, dove in quel momento era presente anche la minore.

Stando a una prima ricostruzione, il ventenne sarebbe venuto a conoscenza delle presunte "attenzioni" riservate dal nonno alla ragazzina e avrebbe deciso di intervenire personalmente.

Raggiunta la casa, nella zona delle case popolari di Partinico, avrebbe sfondato la porta e si sarebbe scagliato contro il congiunto. Per intimidirlo, il giovane avrebbe estratto una pistola risultata poi essere un’arma giocattolo, dotata di tappo rosso ma verosimilmente simile a una vera, puntandola contro il settantenne tra urla e minacce.

Pochi minuti dopo gli agenti sono entrati nell’abitazione per ripristinare la calma. L’intervento non è stato semplice: il ventenne avrebbe rivolto l’arma anche verso i poliziotti, che, mantenendo il sangue freddo, hanno fatto ricorso al taser per immobilizzarlo.

Ristabilito l’ordine, gli operatori hanno raccolto le testimonianze dei presenti per ricostruire la dinamica dei fatti, quindi hanno accompagnato il giovane in commissariato. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto, disponendo per lui gli arresti domiciliari.

Tra le persone ascoltate anche la madre della tredicenne, alla quale la figlia avrebbe confidato quanto sarebbe accaduto in alcune occasioni in cui sarebbe rimasta sola con il nonno.

Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni, sotto il coordinamento della Procura, per verificare la fondatezza delle accuse.