×

la polemica

Viagrande, si abbattono i platani del viale alberato. «A rischio crollo». Diffida di Legambiente: «Patrimonio paesaggistico»

I lavori in corso sulla via Garibaldi per tagliare alcuni dei grandi alberi a bordo strada stanno scatenando polemiche. Ieri alcuni cittadini hanno protestato. Ma per gli entri preposti è «un atto obbligato»

Salvo Catalano

15 Novembre 2025, 12:31

12:38

viagrande viale alberato
È probabilmente una delle vie più belle della provincia di Catania. Alcuni la definiscono «un monumento vivente». Parliamo del viale alberato all'ingresso di Viagrande, con i suoi grandi platani le cui chiome in alcuni tratti creano un tetto verde. La città metropolitana di Catania, su segnalazione del Comune di Viagrande, ha deciso di abbatterne una quindicina perché a rischio crollo. I lavori sono partiti e si protrarranno fino al 21 novembre, ma stanno generando un vespaio di polemiche. Legambiente Catania ha effettuato una diffida formale agli entri preposti, sottoscritta anche da altre associazioni ambientaliste. «Il nostro ufficio legale è già al lavoro», dicono dall'associazione che vuole preservare «il patrimonio paesaggistico che rappresentano». «Stiamo solo salvando vite umane, ci sono stati già dei crolli», taglia corto il vicesindaco di Viagrande Francesco Leonardi, che parla di «polemiche sterili».

Quello che è comunemente noto come viale alberato, in realtà è la strada provinciale 8 che in questo tratto prende il nome di via Garibaldi. I lavori, come si legge dall'ordinanza della città metropolitana di Catania, riguardano il tratto compreso tra il civico 46 e l'intersezione con via Petrone, circa 750 metri. La Soprintendenza ai beni culturali ha dato parere positivo lo scorso 17 ottobre. Ieri pomeriggio, comunica Legambiente, alcuni cittadini «sconcertati per il taglio degli alberi si sono date appuntamento al bivio per Viagrande davanti la Madonnina per dire no al taglio dei platani secolari». 
Un paio di mesi fa in un altro tratto di via Garibaldi, quello più vicino al paese, sono caduti due alberi. «Fortunatamente non sulla strada, ma su un muro - spiega il vicesindaco Leonardi - da qui abbiamo chiesto una verifica alla città metropolitana, visto che la strada è di loro competenza. Hanno mandato un agronomo e hanno segnato gli alberi cavi e praticamente morti che vanno tagliati. Non voglio entrare nel merito della mancata manutenzione degli anni passati, ma è evidente che questo è il risultato dell'assenza della ex provincia. In ogni caso adesso stiamo parlando di evitare altri crolli e salvare vite umane». 
Ma per Legambiente poterebbero esserci alternative al taglio drastico. «Abbiamo formalmente chiesto di leggere la relazione dell'agronomo e tutta la documentazione amministrativa alla base della scelta - spiega la presidente del circolo di Catania Viola Sorbello - serve trasparenza, la cittadinanza deve essere informata. Vorremmo ad esempio capire se sono state fatte le prove di carico, non basta che un albero sia vecchio o malato per abbatterlo». Nel caso in cui gli alberi fossero realmente «morti», anche secondo l'associazione ambientalista non ci sarebbe molto altro da fare. Ma «se fossero solo malati, si potrebbero valutare interventi meno invasivi: da impalcature a supporto a una potatura». Infine un interrogativo: «Ci chiediamo se i crolli che ci sono stati non siano la conseguenza di potature mal eseguite e capitozzature drastiche».