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Controlli

Viene fermato a bordo di un'auto rubata, catanese di 36 anni offre 30 euro ai poliziotti affinché lo lascino andare

La macchina era stata portata via il giorno prima da Trapani, come da regolare denuncia presentata dalla proprietaria. Il 36enne era in compagnia di un cittadino tedesco

Redazione Catania

14 Novembre 2025, 13:05

Viene fermato a bordo di un'auto rubata, catanese di 36 anni offre 30 euro ai poliziotti affinché lo lascino andare

Ha offerto 30 euro ai poliziotti per lasciarli andare dopo essere stati sorpresi a bordo di un’auto rubata. L’episodio è accaduto, nei giorni scorsi, durante un controllo di routine effettuato dagli agenti della Polizia di Stato nell’ambito delle consuete attività notturne per prevenire e contrastare fenomeni di illegalità diffusa nei quartieri della città di Catania.

I poliziotti della squadra volanti hanno intimato l’alt a un’auto per effettuare le opportune verifiche. Non appena è stato digitato il numero di targa nella banca dati in uso alle forze di Polizia, i poliziotti hanno appurato che l’auto era stata rubata a Trapani il giorno prima, come da denuncia regolarmente presentata dalla legittima proprietaria. Per questo, i poliziotti hanno fatto scendere dall’auto i due a bordo, un catanese di 36 anni e un tedesco di 35 anni, domiciliato da parecchio tempo proprio a Trapani.

A entrambi sono stati chiesti i documenti per procedere agli approfondimenti di rito. Il 35enne ha fornito delle generalità che hanno destato non poche perplessità al punto che, per fugare ogni dubbio, i due sono stati condotti negli uffici della Polizia Scientifica per una completa verifica sulla loro identità. Grazie agli ulteriori accertamenti, è stato possibile risalire alla vera identità del 35enne che, a quel punto, ha offerto dei soldi ai poliziotti, 30 euro per la precisione, in modo da eludere le relative contestazioni.

I due sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione in concorso e il 35enne è stato denunciato anche per aver fornito false generalità e per istigazione alla corruzione.