Garlasco
L’avvocato Lovati in procura per spiegare che fine hanno fatto i soldi dei Sempio
Massimo Lovati davanti al pm per chiarire i presunti pagamenti in contanti alla difesa di Andrea Sempio, il possesso anticipato di esposti e consulenze e il coinvolgimento di Mario Venditti e Giuseppe Sempio nell'inchiesta sulla corruzione legata al caso Garlasco.
Massimo Lovati
Massimo Lovati è comparso davanti al pubblico ministero di Brescia, Claudia Moregola, dopo aver ricevuto “un invito come persona interessata”, per rendere dichiarazioni in qualità di testimone nell’inchiesta sulla presunta corruzione collegata al caso di Garlasco.
L’ex legale di Andrea Sempio dovrà confermare la propria versione o smentirla: ha sempre sostenuto di aver percepito pagamenti in contanti non dichiarati dalla famiglia Sempio per il suo mandato professionale. L’attività difensiva fu condotta in squadra con i colleghi Simone Grassi e Federico Soldani, ascoltati ieri anch’essi come testimoni, e portò nel 2017 all’archiviazione del 37enne, oggi di nuovo sotto inchiesta per concorso nell’omicidio di Chiara Poggi.
Lovati è inoltre chiamato a chiarire come mai la difesa, a fine dicembre 2016, fosse già in possesso dell’esposto presentato dalla madre del condannato e delle consulenze della difesa di Alberto Stasi, documenti peraltro ampiamente diffusi dalla stampa. Per l’ipotesi di corruzione risultano indagati a Brescia l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, che aveva richiesto l’archiviazione poi disposta da un giudice, e Giuseppe Sempio, padre di Andrea, rispettivamente in qualità di presunto corrotto e corruttore.