Caltagirone
Quando l’ecologia diventa un’occasione di riscatto: detenuti ripuliscono area
Tre persone rinchiuse nel carcere hanno partecipato all’iniziativa di Plastic Free e Seconda Chance nel parcheggio di via Alì
Oltre 30 partecipanti tra volontari, giovani, migranti, detenuti e cittadini impegnati nel sociale hanno raccolto e differenziato circa 700 kg di rifiuti di vario tipo, che verranno smaltiti secondo il calendario comunale.
Questo il bilancio della significativa iniziativa di cittadinanza attiva e tutela ambientale promossa dall’associazione Plastic Free in collaborazione con Seconda Chance, realtà impegnata nel reinserimento sociale dei detenuti delle carceri italiane. Come in questa circostanza, in cui tre reclusi della Casa circondariale calatina hanno dato il loro contributo. Ancora una volta, quindi, l’ecologia ha unito, creando valore per l’ambiente e per le persone.
L’intervento si è svolto nel parcheggio della via Peppino Alì, un’area spesso soggetta all’abbandono dei rifiuti e al contempo luogo di ritrovo per giovani, famiglie e comunità locali. La giornata ha coinvolto attivamente numerose realtà associative del territorio - Cives, Kalta Street Eagles e Rotaract Club Caltagirone - insieme ai giovani del Servizio civile, con il supporto dell’amministrazione comunale di Caltagirone.
Un gesto concreto di cura ambientale, ma anche di solidarietà e inclusione, capace di mettere in dialogo mondi diversi attorno a un obiettivo comune: la valorizzazione della comunità che insieme impara a collaborare per prendersi cura della città.
«Dopo il successo dell’iniziativa di maggio - ha sottolineato Verdiana Scivoli, segretaria regionale e referente locale di Plastic Free - Plastic Free e Seconda Chance sono tornate ad agire insieme in 14 città italiane. Caltagirone è stata l’unica realtà a rappresentare la Sicilia, assumendo una grande responsabilità sociale. Queste giornate non sono semplici azioni di pulizia, ma esperienze di comunità: detenuti, volontari, educatori e cittadini condividono gesti di rispetto e solidarietà. Solo così il reinserimento diventa reale. L’ecologia unisce - ha concluso Scivoli - e produce valore per l’ambiente e per le persone».
«La presenza di tre persone private della libertà, insieme ai volontari - ha affermato Maurizio Nicita, referente per Seconda Chance - ha reso la Casa circondariale protagonista di una nuova forma di partecipazione. I detenuti hanno espresso il desiderio di ripartire e di mettersi al servizio della comunità. È stato un momento di forte valore umano e simbolico».
Luca Giarmanà, presidente di Cives, ha evidenziato «come la mattinata abbia valorizzato non solo l’amore per l’ambiente, ma anche l’importanza dell’inclusione dei detenuti, parte integrante della nostra comunità».
«L’impegno condiviso - ha rilevato Roberta Blancato, presidente del Rotaract Club Caltagirone - dimostra che il desiderio di migliorare il luogo in cui viviamo supera ogni barriera. Abbiamo concluso la giornata con un momento conviviale, offrendo un pranzo ai partecipanti, segno di appartenenza e gratitudine».
I referenti di Kalta Street Eagles hanno espresso «soddisfazione per aver contribuito a un’iniziativa che unisce sport, rispetto e responsabilità civica, valori che l’associazione promuove da sempre tra i propri membri».
«Il clean up dell’area di via Peppino Alì - dichiara l’assessora alle Politiche ambientali, Lara Lodato, che ha partecipato attivamente alle operazioni di pulizia - è stata un'opportunità di riscatto e di reinserimento sociale per i detenuti e un momento utile per la costruzione di un ponte fra le persone, rendendo più inclusiva la nostra comunità. Un ulteriore valore aggiunto è stata la presenza attiva di tanti giovani, dai ragazzi del Servizio civile ai soci di Rotaract, Cives, KaltaStreetEagles, che ringrazio di cuore insieme a Plastic Free e alla Direzione dell’istituto penitenziario».