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Gravina

«Asacom, i ristori statali sono davvero irrisori e i bilanci in sofferenza»

L'appello dei sindaci del Distretto socio-sanitario 19: «Le famiglie hanno bisogno di assistenza, la Regione deve aiutarci»

Simone Russo

23 Ottobre 2025, 23:03

«Asacom, i ristori statali sono davvero irrisori e i bilanci in sofferenza»

I Comuni del Distretto socio-sanitario 19, con Gravina come capofila, denunciano la grave incidenza sui loro bilanci delle crescenti spese per l'assistenza all'autonomia e alla comunicazione (Asacom) in favore degli alunni con disabilità (scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado). L'Asacom, fornita da personale specializzato per supportare l'inclusione e lo sviluppo relazionale e comunicativo degli studenti, è un servizio fondamentale, ma il suo onere economico per le Amministrazioni locali ha subito un «notevole incremento esponenziale» che ne sta minacciando la sostenibilità finanziaria.

La situazione di squilibrio è attribuibile a diversi fattori critici tra cui la mancanza di programmazione e di indirizzi coordinati. L'impossibilità di pianificare e controllare una spesa decisa da altri Enti è aggravata dalla «mancanza di indirizzi concordati» tra gli assessorati regionali alla Salute, alla Pubblica Istruzione e alla Famiglia. Nonostante la circolare regionale n. 1 del 15 gennaio 2025 preveda il «fattivo coinvolgimento dell’Ente locale» nella strutturazione del profilo funzionale dell’alunno da parte dell’Unità di valutazione multidimensionale dell’Asp, la partecipazione del Comune al GLO della scuola (previsto dal DLgs 66/2017) «risulta però essere purtroppo eventuale e non obbligatoria e molto spesso non determinante». Inoltre, il Fondo per l’assistenza all’autonomia (ora confluito nel Fondo unico per l’inclusione sociale) copre a malapena il 20% del costo totale sostenuto dai Comuni.

A seguito di un incontro ad hoc, il sindaco capofila del Distretto 19, Massimiliano Giammusso (Gravina), e il presidente del Comitato dei sindaci, Domenico Caggegi, hanno comunicato che la situazione dei bilanci comunali è «estremamente grave». «Non siamo contro nessuno ma dobbiamo far sentire questa voce, in rappresentanza di tutti i Comuni facenti capo al D-19, alla Regione in quanto non si riesce più a chiudere i bilanci dato che le famiglie hanno bisogno di assistenza e servizi che vanno comunque garantiti specie per le fasce più deboli», hanno dichiarato i sindaci, evidenziando il divario tra i fondi ricevuti dallo Stato e i costi reali dei servizi.

A titolo d'esempio, i sindaci hanno citato casi emblematici: a Valverde sono necessari 175mila euro per 16 bambini, ma lo Stato contribuisce con appena 30mila euro. A Gravina, a fronte di una spesa prevista per l’Asacom di 510.240 euro, il contributo statale atteso per il 2025 è di appena 96mila. Inoltre, le risorse regionali stanziate per i servizi integrativi in favore degli alunni con disabilità ammontano a soli 30.386,64 a fronte di una spesa locale di 180mila 221. Poiché il problema si estende a tutti i Comuni siciliani, i sindaci rivolgono un appello al presidente Schifani.