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La sentenza

Sfruttamento della prostituzione nel club di scambisti: arrivano le condanne del Tribunale

Il caso scoppiò nel 2013. I carabinieri di Gravina di Catania sequestrarono il Club Divina di Mascalucia. Ci sono anche due assolti.

Laura Distefano

16 Ottobre 2025, 18:46

23:24

Sfruttamento della prostituzione nel club di scambisti: arrivano le condanne del Tribunale

La sentenza oggi a Catania

Un processo lungo, anzi infinito. Si è concluso oggi il processo scaturito dall’operazione dei Carabinieri di Gravina di Catania, che portò al sequestro del Club "Divina" di Mascalucia nel 2013. Dietro la facciata di un’associazione culturale creata con l’obiettivo di “favorire l’incontro e lo scambio tra le coppie sul problema della sessualità, ma anche per incentivare la concretizzazione di sentimenti trasgressivi e licenziosi” si sarebbe nascosta invece una casa del sesso a pagamento, con sfruttamento della prostituzione. Questa, almeno, la ricostruzione accusatoria che al termine di un articolato dibattimento ha portato alle condanne dei protagonisti da parte della Terza sezione penale del Tribunale di Catania, presidente Rosalba Recupido. Ma ci sono anche delle assoluzioni. Il reato di associazione per delinquere è stato dichiarato prescritto già diversi mesi fa.

I giudici hanno condannato Luciano Fogliano a 6 anni e 9.000 euro di multa (interdetto in perpetuo dai pubblici uffici), Nunziatina Amadio a 4 anni e 6 mesi e 3.000 euro di multa (interdetta per 5 anni), Concetta Andolina a 4 anni e 6 mesi e 3.000 euro di multa (interdetta per 5 anni), Gaetano Amarù a 4 anni e 6 mesi e 3.000 euro di multa (interdetta per 5 anni), Davide Rosario Cipolla a 4 anni e 2 mesi e 500 euro di multa (interdetto per 5 anni), Alfio Di Bella a 4 anni e 15 giorni e 1.000 euro di multa (interdetto per 5 anni), Caterina Maria Pia Gulisano a 2 anni e 1 mese e 400 euro di multa (concesse le attenuanti), Cristina Lotronto a 4 anni e 6 mesi e 3.000 euro di multa (interdetta a 5 anni). Il collegio difensivo ha già annunciato ricorso in appello. Le accuse a vario titolo sono di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. 

Assolti invece Enrico Natale Di Grazia (assistito dall’avvocato Luigi Zinno) e Mario Cannavò. Inoltre il Tribunale di Catania ha disposto l’invio degli atti alla Procura per tre testimoni sentiti nel corso del dibattimento per valutare se ci sono i presupposti per contestare il reato di falsa testimonianza.

Al Club Divina si diventava soci con la sottoscrizione di 30 euro. Ma per i single la tariffa era di 130 euro per fare sesso nelle varie stanze allestite nella casa a Mascalucia, vista Etna. Le donne coinvolte nel giro di prostituzione erano accompagnate dai loro compagni e mariti. Ognuno nell’associazione aveva un compito: c’era chi doveva aggiornare il sito per procacciare clienti single, chi doveva intrattenere i clienti e chi invece aveva mansioni gestionali funzionali al club.

Molto gettonate le serate a tema come Capodanno, Halloween e Carnevale. Ma anche a San Valentino, quando sono arrivati i Carabinieri che avevano cominciato a indagare sulle attività al Night dal 2012.

Le motivazioni della sentenza fra novanta giorni.