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Le reazioni

"Palermo è il Far West, dov'è il Governo?": allarme per una città ormai ostaggio della violenza

Omicidio nella 'Champagneria' di Palermo: movida travolta da risse e armi, blitz delle forze dell'ordine e pressioni politiche per più sicurezza

Luigi Ansaloni

12 Ottobre 2025, 12:33

Omicidio a Palermo

Il luogo della tragedia a Palermo

La zona del centro di Palermo dov'è avvenuto l’omicidio del ventunenne Paolo Taormina, che comprende una serie di piazzette e stradine tra via Maqueda e via Roma che s'intersecano tra loro, di fronte il teatro Massimo, è nota come 'Champagnerià. E’ un luogo di ritrovo serale di migliaia di giovani, nel week end, che sostano davanti alle decine di locali dove soprattutto si bevono alcolici.

Risse e scazzottate

Diverse volte alla Champagneria sono scoppiate risse, scazzottate e sono intervenuti polizia e carabinieri. In questa zona della movida palermitana, teatro spesso di violenza tra i giovani, le forze dell’ordine, soprattutto negli ultimi due anni, effettuano spesso blitz nelle operazioni denominate «Alto impatto», identificando le persone e multando i gestori dei locali perché occupano il suolo pubblico con tavoli e sedie e per altre violazioni amministrative. Nell’agosto 2024 proprio in via Spinuzza, dov’è avvenuto il delitto del giovane, le forze dell’ordine fermarono due giovani su un ciclomotore e addosso ai due furono trovati una pistola Beretta con matricola abrasa, col caricatore con 8 colpi, e pure un proiettile calibro 38, una piccola quantità di hashish e mille euro in contanti.

"E' il far west"

«Palermo è oramai il far west. Anche la scorsa settimana spari nel centro. Oggi un ragazzo morto. La Sicilia è una bomba ad orologeria tra delinquenza, malasanità, infiltrazioni mafiose, corruzione e sprechi. Non possiamo far finta di nulla. Il Governo deve intervenire». Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda.

"Città allo sbando"

«L'ennesima vittima della violenza di strada, della costante voglia di sopraffazione dell’altro, dell’assenza di valori e punti di riferimento, del disorientamento totale in cui vivono alcuni giovani. Tutta Palermo piange l’ennesima giovane vita persa senza un perché, siamo vicini alla famiglia. Serve un intervento immediato i cittadini hanno paura». Lo afferma Federica Badami segretaria Cisl Palermo Trapani.

"Le istituzione facciano qualcosa"

Uil Sicilia, guidata da Luisella Lionti, esprime "profondo dolore e sdegno per l’ennesima tragedia che ha colpito la città di Palermo: la morte di un giovane di soli 21 anni, vittima di un agguato mentre cercava di sedare una rissa".

"È inaccettabile che chi si impegna per la pace e la convivenza civile venga colpito con tale violenza", afferma Lionti che aggiunge: "La Uil Sicilia chiede con urgenza alle istituzioni e alle forze dell’ordine di intensificare la loro presenza e azione sul territorio per garantire sicurezza e rispetto della vita soprattutto nei quartieri più sensibili della città. Esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà alla famiglia del giovane, ai suoi amici e a tutti coloro che lottano quotidianamente per una Palermo più giusta e sicura".

La Uil Sicilia ribadisce il proprio "impegno nel sostenere ogni iniziativa volta a combattere fenomeni di violenza e a promuovere un clima di dialogo e legalità".

"Palermo ostaggio della violenza"

«Palermo è ostaggio di una violenza quotidiana che sta travolgendo ogni forma di legalità e sicurezza» Lo dice Sonia Alfano, responsabile nazionale del dipartimento legalità di Azione, che annuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare da parte del segretario nazionale del partito, Carlo Calenda, al ministro dell’Interno, dopo l’omicidio di un giovane a Palermo.
«Mi chiedo cos'altro debba accadere perché il Prefetto di Palermo intervenga - dice Alfano - Ogni giorno la città è teatro di vere e proprie scene di guerriglia urbana. Non si può più parlare di regolamenti di conti tra clan o di scaramucce tra giovani: oggi nessuno è più al sicuro. I cittadini vivono nella paura e i turisti iniziano a fuggire, dopo essere stati vittime di aggressioni sanguinarie. I tour operator stanno valutando se continuare a proporre Palermo come meta turistica."
«Quella di Paolo è solo l’ultima tragedia in una lunga lista di vittime innocenti. È inaccettabile assistere a questa escalation senza che si muova foglia - prosegue - Il Prefetto, il sindaco, gli assessori: cos'altro deve accadere perché si avverta la necessità di affrontare il problema sicurezza a Palermo? Questa inerzia sta confermando che questa città è fuori dal controllo dello Stato ed è segnale gravissimo».

Farone: "Che fine ha fatto il Governo?"

"Che fine ha fatto il governo della sicurezza? Dicevano che con Giorgia Meloni al governo l’Italia sarebbe tornata un Paese sicuro. Invece, le strade, da Palermo a Napoli, da Roma a Torino, sono diventate il teatro di una violenza quotidiana”. Lo scrive sui social Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva.
"L'ultima vittima -sottolinea.- si chiamava Paolo Taormina, aveva ventun anni È stato ucciso con un colpo alla testa mentre tentava di sedare una rissa nel cuore di Palermo. Non era un delinquente ma un ragazzo che cercava di fermare il male. Da quando a Palazzo Chigi c'è Giorgia Meloni, l’Italia ha visto una scia di sangue silenziosa. Perché quando si tagliano i fondi ai comuni, si smantellano i presìdi territoriali per mandare le forze dell’ordine in Albania a fare la guardia al bidone, si riduce la prevenzione, si costruiscono le condizioni perfette per la violenza. Lo chiediamo a Giorgia Meloni: che fine ha fatto il governo della sicurezza?”, conclude.