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L'accordo

Porti di Palermo e Termini Imerese: c’è l’intesa sulla sicurezza, ma dura sei mesi

Tregua sui rizzaggi nei porti di Palermo e Termini Imerese: la mediazione di Annalisa Tardino evita lo sciopero, ma restano sei mesi per chiudere su tariffe, sicurezza e impiego

30 Settembre 2025, 10:02

30 Settembre 2025, 10:04

Porti di Palermo e Termini Imerese: c’è l’intesa sulla sicurezza, ma dura sei mesi

L’accordo c’è, ma il pericolo è che tra sei mesi si arrivi di nuovo a uno scontro per la sicurezza nei porti di Palermo e Termini Imerese.

Il tema dei rizzaggi, le operazioni per fissare i rimorchi alla stiva di una nave con catene o corde, aveva trascinato in una vertenza i sindacati, GNV - Grandi Navi Veloci e Portitalia, società che gestisce servizi portuali di movimento merce nello scalo palermitano e in quello di Termini.

Alla tregua temporanea si è arrivati con la mediazione del commissario dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale Annalisa Tardino.

Secondo i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, negli scali merci del Palermitano la remunerazione per il rizzaggio è calcolata sulla quantità di catene usate per mettere in sicurezza i rimorchi e non per ogni rimorchio.

Questo metodo, frutto di un accordo tra GNV e Portitalia, secondo i sindacati «non trova applicazione in nessun’altra realtà portuale del Paese», e avrebbe causato problemi di sicurezza.

«In particolare - scrivono ancora le sigle - si era giunti a richiedere l’applicazione di sole tre catene per ciascun mezzo, in evidente violazione degli standard di sicurezza», una prassi contestata dalle sigle che hanno proclamato lo stato di agitazione nei porti di Palermo e Termini Imerese e poi 72 ore di sciopero per le prime tre giornate di ottobre. Ed è a questo punto che è intervenuta la commissaria Tardino.

«Grazie alla sua azione - scrivono i sindacati - è stato possibile riaprire un dialogo tra le parti, riportando l’equilibrio interno e consentendo di individuare una soluzione che scongiura l’interruzione del servizio».

Soddisfazione è espressa anche dalla stessa Tardino: «Ci siamo impegnati con tangibili iniziative a sostegno degli investimenti infrastrutturali in ambito portuale da parte dei privati, e di incentivazione dei traffici, anche per tutelare i lavoratori portuali».

Dal canto suo GNV in una nota sottolinea «il favorevole accoglimento dell’intesa raggiunta» e che «le condizioni di sicurezza non sono mai state, e mai potranno essere, oggetto di negoziazione».

L’accordo però è temporaneo e dovranno essere definite le questioni che riguardano tariffe e impiego dei lavoratori portuali.

Per Giuseppe Todaro, presidente di Portitalia, che ha ringraziato Tardino per la mediazione, «l’accordo ponte raggiunto all’esito di un lungo e difficile confronto rappresenta sicuramente un piccolo passo in avanti. Ma invitiamo fortemente tutte le parti a utilizzare ogni giorno di questi sei mesi per ridurre le distanze e trovare l’accordo migliore per tutti gli attori coinvolti».