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Castellammare del Golfo, via libera ai lavori per uscire dalla procedura d’infrazione

Ok alla realizzazione del nuovo depuratore

29 Settembre 2025, 20:49

29 Settembre 2025, 20:47

Castellammare del Golfo, via libera ai lavori per uscire dalla procedura d’infrazione

Castellammare del Golfo. Con la firma del Paur (Procedimento Ambientale Unico Regionale) da parte dell’assessore regionale al Territorio e Ambiente, si chiude una delle fasi più complesse dell’iter autorizzativo per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione a Castellammare del Golfo. Un passaggio cruciale che segna l’avvio dei lavori per un’opera strategica, destinata a migliorare la qualità ambientale e sanitaria del territorio, e a favorire lo sviluppo sostenibile dell’intera provincia di Trapani.

Il progetto risale a diversi anni fa e, come altre opere pubbliche in Sicilia, ha subito rallentamenti legati a lungaggini burocratiche e criticità progettuali. Solo nel 2023 si è giunti alla redazione del progetto esecutivo e all’avvio del procedimento per ottenere il Paur. L’intero iter è stato seguito dalla struttura commissariale nazionale, guidata dal commissario unico per la depurazione, figura chiave nel recupero del ritardo infrastrutturale italiano in materia di trattamento delle acque reflue.

Finanziato con 18,3 milioni di euro, il progetto, che include anche il potenziamento del sistema fognario della frazione di Scopello, consentirà all’agglomerato castellammarese di uscire dalla procedura d’infrazione 2009/2034, già oggetto di condanna da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea per il mancato trattamento delle acque reflue in aree sensibili.

Il sindaco Giuseppe Fausto ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto: «Grazie al progetto del depuratore, il nostro Comune potrà finalmente allinearsi agli standard europei nella gestione dei reflui urbani, rispondendo con efficacia alle esigenze ambientali e sanitarie. Si tratta di un investimento strategico che avrà ricadute positive sul benessere della comunità e sul sviluppo economico e turistico del nostro territorio».

La necessità di interventi strutturali è confermata dai dati diffusi da Legambiente nella sua storica campagna estiva di monitoraggio delle acque marine. In provincia di Trapani, tre dei quattro siti analizzati tra giugno e luglio sono stati classificati come «fortemente inquinati»: il lungomare Dante Alighieri a Trapani, lo scarico del depuratore a Marinella di Selinunte e la foce del fiume Delia a Mazara del Vallo. Solo la spiaggia nei pressi dell’ex tonnara a San Cusumano, nel comune di Erice, è risultata conforme ai limiti.