Caos e paura alla festa di Sferracavallo: rissa con sparatoria durante la processione dei Santi Cosma e Damiano
Una notte di violenza che ha spezzato la tradizione secolare, lasciando ferite dentro e fuori la comunità

Centinaia di persone colte dal panico, una giovane donna incinta ferita di striscio da un proiettile, e una festa pluricentenaria interrotta con fragore e paura: così si è consumata la notte nera della festa dei Santi Cosma e Damiano a Sferracavallo, borgata marinara di Palermo. Quel che avrebbe dovuto essere un momento di fede e gioia si è trasformato in un dramma che ha coinvolto decine di persone e segnato profondamente la comunità.
L’incubo scoppiato poco prima dell’una
Era la notte tra il 27 e il 28 settembre 2025 quando la tradizionale processione in onore dei Santi Cosma e Damiano, patroni degli ammalati e dei pescatori, era quasi giunta al termine dopo quasi dodici ore di eventi e celebrazioni. Ma poco prima dell’arrivo della vara alla chiesa parrocchiale, una violenta rissa è esplosa nei pressi di una macelleria, accompagnata da almeno una decina di colpi di pistola sparati in aria e di striscio sulla folla. La violenza ha fatto scattare il panico tra i fedeli e i residenti, molti dei quali si sono dati alla fuga cercando rifugio nelle case del quartiere.
Tra i feriti, si conta una donna di 21 anni, incinta, colpita lievemente. Trasportata immediatamente in ospedale, le sue condizioni sono fortunatamente stabili, ma lo shock vissuto racconta la gravità dell’episodio. La rissa ha coinvolto più di una decina di persone, e nonostante l’intervento tempestivo di polizia e carabinieri, la situazione ha rischiato di degenerare ulteriormente.
La protesta e l’allarme per la sicurezza assente
A denunciare la carenza di sicurezza durante l’evento è stato il consigliere comunale del M5S, Simone Aiello, che aveva già sollecitato un rafforzamento dei controlli nei giorni precedenti la festa. Secondo Aiello, la sproporzione tra la quantità di forze dell’ordine presenti e le migliaia di partecipanti è stata una "grave mancanza", fattore che ha favorito l’escalation di violenza.
«Se ci fosse stata una presenza visibile e tangibile delle forze dell’ordine la situazione non sarebbe degenerata in questo modo», ha sottolineato Aiello, descrivendo scene di terrore con persone che, scappando dalla rissa, hanno trovato rifugio improvvisato perfino all’interno della sua abitazione.
Non è solo un problema isolato: il consigliere collegato a Palermo riferisce di una crescente presenza di "bande criminali" pronte a scatenare violenze in occasioni pubbliche, mettendo a rischio sicurezza e coesione sociale.
La tradizione impallidita dalla paura
La festa dei Santi Cosma e Damiano a Sferracavallo è una celebrazione che affonda le radici nella storia locale, durando oltre un giorno intero e scandita da momenti di fede profonda come la processione a piedi scalzi, ma anche da spettacoli tradizionali e giochi popolari. Quest’anno il clima di festa è stato rovinato da un episodio che ha lasciato un'ombra scura sulla ricorrenza, interrotta prima del rito conclusivo chiamato "la ballata", momento in cui i portatori dei simulacri si esibiscono in un valzer tra loro, simbolo di gioia e unità.
«È una sconfitta per tutta la comunità», ha commentato la segretaria generale della CISL Palermo Trapani, Federica Badami, ricordando come episodi di tale violenza non solo minaccino la sicurezza urbana ma anche il tessuto economico e sociale della città, già fragile.
Che cosa serve ora?
La risposta delle istituzioni, a partire dalle forze dell’ordine e dagli organi locali, è cruciale per evitare che un evento così radicato nella cultura e nella fede popolare venga sacrificato sull’altare della paura e della criminalità. Serve un impegno concreto e una presenza efficace sul territorio per riportare serenità e garantire che la storia di Sferracavallo possa continuare a essere raccontata senza più timori.