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La crisi finanziaria nei Comuni mette a rischio il futuro dei territori, a Ispica il confronto tra esperti e politici

L'iniziativa ospitata nei locali dell'antico mercato ha interessato da vicino gli addetti ai lavori e la cittadinanza

Redazione Ragusa

14 Dicembre 2025, 11:05

La crisi finanziaria nei Comuni mette a rischio il futuro dei territori, a Ispica il confronto tra esperti e politici

L'intervento degli esperti

L’ex mercato di corso Umberto a Ispica ha ospitato il convegno “La crisi finanziaria nei Comuni: confronto tra modelli di gestione economica e culturale”. Un appuntamento che ha visto una grande partecipazione di amministratori, esperti, rappresentanti del mondo produttivo e cittadini, desiderosi di comprendere e affrontare le sfide poste dalla difficile congiuntura economica che investe gli enti locali.

Ad aprire i lavori è stato Angelo Galifi, consigliere comunale di Ispica e del Libero consorzio comunale di Ragusa, nonché organizzatore dell’appuntamento, che ha sottolineato con fermezza la gravità della crisi finanziaria che da anni affligge il Comune ispicese: “Da anni il nostro Comune affronta una crisi finanziaria cronica che ha bloccato lo sviluppo sociale ed economico del territorio; questa situazione ha avuto ripercussioni su tutta la città: chiusura di attività (bar, ristoranti e negozi), mancanza di attrattive, servizi precari e giovani scoraggiati dal tornare dopo i loro studi fuori sede. Un Comune deve agevolare i percorsi di crescita dei vari settori produttivi e deve essere in grado di garantire servizi efficienti. Un Comune in dissesto non può assumere personale né garantire ore integrative ai dipendenti, compromettendo così il buon funzionamento degli uffici a servizio della comunità: un circolo vizioso. Nella nostra provincia, già cinque Comuni sono in dissesto e altri versano in crisi. È chiaro che appare necessario un intervento statale e regionale e un nuovo modello di gestione della cosa pubblica. È fondamentale che i cittadini siano coinvolti nelle decisioni importanti. La risoluzione dei problemi economici dei Comuni passa anche da un maggiore confronto con gli enti superiori. A tal proposito riveste un ruolo importante la coordinazione politica a tutti i livelli fra rappresentanti locali, regionali e nazionali. Un esempio virtuoso di questa collaborazione è rappresentato dall’emendamento da inserire nella legge di bilancio che il sottoscritto e il consigliere Milana abbiamo proposto ai deputati regionali di riferimento, al fine di garantire un contributo economico per consentire un miglior funzionamento ai principali uffici comunali.”

Il sindaco di Ispica, on. Innocenzo Leontini, è intervenuto analizzando il caso concreto del Comune, illustrando le cause del dissesto e le ripercussioni sulla comunità: “Quando il Comune è in dissesto, tutta la città ne risente. Occorre coraggio, trasparenza e collaborazione per affrontare questa fase. Solo attraverso un patto tra istituzioni e cittadini si può puntare a una vera rinascita”.

Il dibattito si è arricchito con le relazioni degli esperti Carmelo Nolano, Michelangelo Aurnia, Francesco Bisognano, Vito Bonanno e Gianni Polizzi, che hanno fornito un quadro tecnico sulle procedure di riequilibrio finanziario, sottolineando la necessità di competenze specifiche e di un approccio innovativo nella redazione dei bilanci pubblici.

Nella seconda parte del convegno, i presidenti Gianluca Manenti (Confcommercio Sicilia) e Giampaolo Roccuzzo (Cna territoriale Ragusa) hanno illustrato il punto di vista delle imprese, sottolineando come la crisi degli enti locali abbia effetti diretti sul tessuto produttivo e sull’occupazione: “Un Comune solido è garanzia di sviluppo per le imprese e per le famiglie. Serve un dialogo costante e una progettualità condivisa”. Di particolare rilievo il confronto tra i sindaci Peppe Cassì (Ragusa), Maria Monisteri (Modica), Roberto Ammatuna (Pozzallo) e la presidente del Libero consorzio comunale di Ragusa e sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, che hanno presentato le proprie esperienze nella gestione delle difficoltà finanziarie, evidenziando la necessità di una governance responsabile e della cooperazione tra Comuni per superare le criticità e garantire i servizi essenziali.

A concludere la giornata è stato l’intervento, seppur da remoto dopo un incontro a Palermo con il governatore Schifani, di Paolo Amenta, presidente di Anci Sicilia e sindaco di Canicattini Bagni, che ha rimarcato l’urgenza di maggiori risorse per i Comuni in Finanziaria e il ruolo fondamentale delle istituzioni regionali e nazionali nell’affiancare i territori in questa fase di crisi. “La questione finanziaria non è solo numeri, ma qualità della vita e futuro delle nostre comunità”, ha dichiarato.

Il convegno si è chiuso con l’auspicio, condiviso da tutti i relatori, di un nuovo modello di gestione pubblica, fondato su trasparenza, partecipazione e coordinamento istituzionale, per restituire ai cittadini Comuni efficienti e capaci di guardare al futuro con rinnovata fiducia. La giornata ha rappresentato non solo un’occasione di confronto, ma anche di proposta, con l’impegno concreto a portare avanti le istanze emerse e a rafforzare il dialogo tra amministratori, cittadini ed enti superiori, affinché la crisi si trasformi in opportunità di crescita e rilancio per tutto il territorio.