SUSTART 2025
Impresa e cultura: Irem punta su sostenibilità e valorizzazione dei territori
Alla Camera dei Deputati, Giovanni Musso ha presentato la visione di Irem sull’interconnessione tra merito creditizio, responsabilità sociale e iniziative culturali, confermando il ruolo strategico delle imprese nel panorama culturale italiano
L’amministratore delegato di Irem Giovanni Musso ha partecipato alla seconda edizione di Sustart 2025, il forum internazionale dedicato alla sostenibilità dell’arte e della cultura, che si è svolto alla Camera dei Deputati, nella Sala Giacomo Matteotti di Palazzo Theodoli‑Bianchelli.
L’evento, organizzato da Ethicando Association di Milano con direzione artistica e scientifica del Prof. Marco Eugenio Di Giandomenico, rappresenta una piattaforma annuale di confronto tra istituzioni, imprese, università e operatori culturali sul ruolo strategico della cultura come leva di sviluppo sostenibile, in coerenza con l’Agenda ONU 2030 e con gli indicatori UNESCO Culture 2030.
Numerose le autorità istituzionali partecipanti: Paolo Barelli (Presidente Gruppo FI Camera dei Deputati), Roberto Marti (Presidente della 7a Commissione Senato della Repubblica - Cultura e Patrimonio Culturale, Istruzione Pubblica), Mauro D'Attis (Membro della V Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati), Giacomo Vigna (Dirigente della divisione XIII del Ministero delle Imprese e del Made in Italy) e il senatore Antonio Saccone (Presidente di Cinecittà Holding).
Durante il forum l’Amministratore Delegato di Irem Spa, Giovanni Musso, ha illustrato la visione dell’azienda sull’interconnessione tra sostenibilità, merito creditizio e responsabilità sociale, ribadendo come il mondo produttivo debba assumere un ruolo più attivo nel campo culturale e sociale.
«L’azienda può e deve diventare un attore culturale, assumendo un ruolo strutturale nel territorio
– ha dichiarato Musso –. È fondamentale coinvolgere il pubblico e far comprendere l’importanza sociale dell’impresa, anche attraverso la valorizzazione dei territori. Ormai lo sviluppo economico e la responsabilità sociale sono inscindibilmente connessi.»
Tra le proposte illustrate, Musso ha sottolineato la possibilità di creare forme innovative di cooperazione tra imprese e istituzioni culturali, come la esposizione nelle sedi aziendali di opere conservate nei depositi dei musei. «Si tratterebbe di un patto culturale tra impresa e museo - ha spiegato -. Da un lato si stimolano i dipendenti, dall’altro si offre al pubblico e agli stakeholder la possibilità di fruire di opere altrimenti non visibili.»
Anche Irem così come altre aziende – ha ricordato l’AD – porta avanti il proprio impegno valorizzando storie d’impresa, lavoratori, welfare aziendale e responsabilità sociale, in linea con i principi ESG ed il 15 ottobre l’azienda è stata premiata nella prestigiosa aula Giulio Cesare in Campidoglio tra le migliori 90 aziende italiane sostenibili.
«Il successo di un’impresa è come un museo dinamico – ha concluso Musso -: non conserva soltanto i suoi tesori, ma li condivide con la comunità attraverso iniziative culturali e nuove forme di narrazione. In questo modo l’impresa diventa un catalizzatore di valore sociale e culturale».