Il Gela si impone nel derby: capitan Maltese (uno degli ex di turno) punisce la Nissa

Il Gela vince il derby con la Nissa. Un derby che viene deciso dall'ironia della sorte. A decidere il match sono stati due ex. Uno, Dario Maltese, ex capitano della Nissa e che ha deciso di piantarci le tende a Caltanissetta andandoci a vivere, che ha segnato il calcio di rigore decisivo. L'altro, Manuel Sarao, ex capitano del Gela che è passato da due settimane alla Nissa, e che ironia della sorte, appunto, ha commesso il fallo di mano che ha causato il rigore-partita.
Il popolo biancazzurro, che ieri ha riempito all'inverosimile tribuna e curva del "Vincenzo Presti", ha gioito come raramente era capitato nel recente passato. La partita, accompagnata da una settimana intensa e ricca di polemiche e veleni vari, è stata bellissima. Obiettivamente con un Gela superlativo che ha aggredito il match in maniera impeccabile. La Nissa, che ha un organico da far paura, ha invece provato a fare come il gatto col topo: ""ti faccio sfogare, ti stano e ti mangio". Ed invece a mangiarsi l'avversario è stato un Gela battagliero come non mai. Il cambio di allenatore ha rivitalizzato il delfino biancazzurro.

Il 4-1 rifilato in trasferta a Paternò, sette giorni fa, era tutto tranne che casuale. La vigoria agonistica vista in campo contro la Nissa è merce assai rara a qualsiasi livello e categoria. Tanti, quasi tutti per la verità, i giocatori del Gela che sembrano rinati e ritrovati. La cronaca, d'altronde, è una lunga sequela di azioni da gol del Gela, che avrebbe già meritato di tornare negli spogliatoi, per il riposo, in vantaggio. E, d'altronde, il gol (e che gol!) il Gela nel primo tempo lo aveva pure segnato. Minuto 25 e una azione corale viene conclusa in rete da un destro chirurgico, da fuori area, del capitano Maltese. Gioia indescrivibile, dopo un lungo assedio, che viene strozzata in gola dalla bandierina alzata del guardalinee di destra (ma cosa avrà mai visto il signor Salinelli di Genova, visto che l'arbitro il gol lo aveva convalidato?).
La delusione per l'inspiegabile annullamento del meritato gol non ha, però, fiaccato le energie del Gela, che ha continuato a cercare il gol-vittoria. Anche nella ripresa, nonostante l'enorme dispendio di energie sprecate nella prima frazione. La svolta al 37'. Angolo di Maltese, tanti saltano in area nissena, e tra loro il nuovo entrato Sarao (fischiatissimo dal pubblico gelese). Una mano galeotta del bomber ex Catania, ma in questo caso soprattutto ex Gela, tocca il pallone e l'arbitro indica il dischetto. L'altro ex di lusso si incarica della battuta e con il pallone che pesa cento chili mette portiere da un lato e sfera dall'altro. Tripudio, gioia, e festa grande al triplice fischio. Il Gela si aggiudica il derby dei derby e sembra il riscatto di una storia infinita.