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il fatto

Campobello di Licata: scuole con cemento depotenziato riaprono dopo un anno e mezzo

Consegna degli edifici dopo il finanziamento da 735 mila euro e inaugurazione dell'Uliveto dei Martiri con gli alunni

Carmelo Vella

14 Novembre 2025, 06:21

Campobello di Licata: scuole con cemento depotenziato riaprono dopo un anno e mezzo

Tutto pronto per la riapertura degli istituti scolastici di Campobello di Licata, chiusi da oltre un anno e mezzo per la presenza di cemento depotenziato. Lunedì prossimo, a partire dalle 10:00, si terrà la cerimonia di consegna con la contestuale inaugurazione del nuovo anno scolastico.

«L’amministrazione – ha dichiarato il sindaco Vito Terrana – insediata da poco più di un anno ha lavorato incessantemente per garantire la riapertura degli edifici scolastici, precedentemente dichiarati inagibili. Questo per assicurare il diritto allo studio agli alunni di Campobello di Licata in locali sicuri e accoglienti. Grazie alla collaborazione tra Prefettura e Comune siamo riusciti a reperire, tramite la Regione, le risorse necessarie alla programmazione e alla successiva esecuzione dei lavori di adeguamento delle strutture scolastiche, un finanziamento di 735 mila euro. L’inaugurazione dell’anno scolastico 2025-2026 non è solo un momento formale, ma un’occasione speciale per rafforzare il legame tra le istituzioni e la comunità scolastica, oltre a rappresentare un momento di crescita per le future generazioni».

In questi mesi di chiusura gli studenti delle scuole di Campobello di Licata sono stati sistemati in locali provvisori reperiti dall’amministrazione in carica. E sempre lunedì a Campobello si procederà all’inaugurazione dell’«Uliveto dei Martiri», in vista della Giornata nazionale degli alberi che si celebra il 21 novembre. Gli alunni piantumeranno degli alberi, presso l’area comunale di via Pascoli, con l’obiettivo di stimolare azioni concrete per proteggere il verde e incentivare il loro ruolo indispensabile nell’ecosistema. «Gli alberi – conclude Vito Terrana – rappresenteranno un segno concreto del sacrificio delle vittime che contribuiranno ad affermare i principi della legalità e dell’agire per il bene comune. Grazie alla loro messa a dimora un’area del paese si trasformerà in un simbolo di speranza e impegno civico per le future generazioni».

Tutte le iniziative sono state organizzate dall’amministrazione in collaborazione con l’Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco guidato dalla dirigente Patrizia Pilato.