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Siracusa

La storia di Samantha e Peppe: «L’amore è capace di superare ogni limite e barriera»

Samantha Armenia, 37 anni, convive dalla nascita con una grave malattia scheletrica che l’ha costretta a numerosi interventi ha scelto di non nascondersi dietro la sua condizione fisica. Non le mancano forza, coraggio e autoironia

Redazione Siracusa

01 Ottobre 2025, 15:18

01 Ottobre 2025, 16:03

La storia di Samantha e Peppe: «L’amore è capace di superare ogni limite e barriera»

Ha un sorriso che conquista prima ancora dello sguardo. Un volto bellissimo e luminoso, una voce piena di energia e una forza interiore che supera ogni barriera. Il suo corpo porta i segni di una condizione complessa, ma quella fragilità apparente è diventata la chiave di un coraggio autentico, capace di trasformare la sofferenza in forza.

Lei si chiama Samantha Armenia, ha 37 anni, vive a Siracusa e ha scelto di non nascondersi dietro la sua condizione fisica, particolare e segnante.

Convive dalla nascita con una grave malattia scheletrica, che l’ha costretta a numerosi interventi e a lunghissime convalescenze. «La mia casa è stata l’ospedale Gaslini dagli 11 ai 18 anni. Mi ha salvata il professore Stelvio Becchetti, il mio super eroe in camice bianco, purtroppo scomparso nel 2021».

In quella lunga battaglia ha imparato a guardarsi con occhi diversi.

«La forza che mi aveva sostenuta nei lunghi ricoveri ospedalieri è diventata l’altra metà di me. “Samantha guardava Samanta” e si riconosceva per quello che era, una giovane cocciuta e sopravvissuta. Ho iniziato a volermi bene».

La patologia le ha lasciato tratti particolari che lei affronta con ironia.

«Le mie gambe sono magrissime, niente cellulite insomma. I miei capelli sono forti, neri e lunghi. L’autoironia non mi manca».

Non una condanna, dunque, ma una condizione che ha saputo trasformare in identità, accogliendola come parte di sé. Così ha compreso che la bellezza non è assenza di limiti, ma la capacità di accettarli e di viverli pienamente. Al suo fianco c’è Peppe, il marito che la guarda con amore e orgoglio. «E' la donna della mia vita, ne sono profondamente innamorato. Come ha rapito il mio cuore? Non è stato un dettaglio esteriore a conquistarmi, ma la profondità che emergeva giorno dopo giorno dalla nostra frequentazione: mi stregavano le sue parole, così profonde e piene di grande verità. Poi il suo grande senso dell’humor. Sembrava conoscermi meglio di quanto conoscessi me stesso. Ha saputo scavare nei miei sogni e nelle mie paure, emanava – e continua a farlo – una magnetica attrazione».

«E fu così che ci sposammo - continua la giovane sposa - io, la bambina che aveva gridato di dolore in vari ospedali e per molti, lunghissimi anni, io che l’adolescenza l’ho vissuta nei colorati reparti ospedalieri del Gaslini, io, che vestita e con le scarpe peso ventotto chilogrammi e sono alta un metro e trentacinque.. io, Samantha Armenia, sono stata presa in sposa da Peppe! Ci eravamo conosciuti sui social, tra un messaggio e l’altro, tra sorrisi e confidenze virtuali che piano piano diventavano veri». E ricorda la mattina del giorno delle nozze: «A casa c’era un gran fermento: mamma e mia sorella Adele mi gravitavano intorno come pianeti impazziti, la parrucchiera, il truccatore, i cagnolini… insomma, un gran caos. Sentivo riecheggiare vari moniti: girati, resta dritta (ma come faccio?), chiudi gli occhi. E intanto il cuore batteva forte, perché finalmente quel sogno, nato tra messaggi e click, stava diventando realtà».

I due si sono sposati il 4 agosto 2020 a Noto. «Purtroppo non sono state scattate tante foto perché il peso del vestito non mi lasciava respiro. È stato un sogno: il bellissimo abito bianco, ricco di pizzi, decori e ricami, mi ha fatta sentire una vera principessa». Non una favola, ma la dimostrazione che l’amore vero è capace di andare oltre ogni barriera. «Sono una giovane sposa di cristallo: trasparente e solida, ma anche molto fragile - ironizza Samantha - Il mio equilibrio fisico cammina sempre su un filo invisibile che improvvisamente può cedere».

La loro quotidianità è fatta di complicità e gesti semplici. Hanno scelto di raccontarla sui social, senza filtri, in video che raccolgono migliaia di visualizzazioni: abbracci, risate, qualche lite, momenti di spensieratezza con i loro 3 cagnolini. Non cercano spettacolo né compassione: offrono autenticità. «Il nostro è un reality family con un duplice intento: intrattenere e divertire il pubblico e, allo stesso tempo, sensibilizzare sulla disabilità, promuovendo inclusione e rispetto». Samanta non si ferma mai: ha scritto un libro, "Peppe & Samy – ironica disabilità" e quattro canzoni che interpreta durante eventi e ricorrenze. La sua bella voce porta con sé musica e testimonianza, sempre intrecciate. Una donna che ha trasformato la sua fragilità in una straordinaria energia comunicativa. In un tempo dominato dall’apparenza, in cui i corpi sembrano aderire a un unico modello di perfezione, la voce di Samanta si leva come un controcanto prezioso. Non mostra ciò che ci si aspetterebbe, ma ciò che è: fragile e forte insieme, autenticamente umana. Ed è proprio in questa verità che risiede la sua più grande lezione.